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Calafiori è pronto a giocarsi la rivincita contro la sua Roma (Il Resto del Carlino)

Riccardo Calafiori lunedì affronterà col Bologna la sua ex-squadra con cui è nato e cresciuto come calciatore: la Roma

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Riccardo Calafiori ©Damiano Fiorentini
Riccardo Calafiori (©Damiano Fiorentini)

E se lo scontro diretto con la Roma già di per sé promette grande tensioni e grandi emozioni, per qualcuno la partita di lunedì sarà ancora più speciale. Riccardo Calafiori è pronto a sfidare, oltre ai giallorossi, anche il proprio passato.

Cresciuto con maglia della Lupa addosso, il giovane difensore raggiunta la maggiore età non sopportava più le pressioni di una piazza che il calcio lo vive in modo differente dalle altre, quasi come un’ossessione. Tutti a Roma riconobbero il suo talento, ma evidentemente per queste stesse persone Riccardo non era abbastanza pronto per fare il salto di qualità e guadagnarsi un posto fisso in prima squadra. Evidentemente, quelle stesse persone adesso si staranno mangiando le mani sapendo di aver perso una delle migliori rivelazioni del nostro campionato, desiderato dalle big di mezza Europa.

La carriera

Calafiori entra nel mondo giallorosso già a 9 anni, per poi attraversare tutto il settore giovanile fino ad arrivare in prima squadra una volta maggiorenne. A 20 anni viene ceduto in prestito per una stagione al Genoa, parentesi breve ed infelice, molto diversa da quella che farà in Svizzera qualche mese dopo.

Con la cessione definitiva al Basilea infatti (per circa 3,5 mln di €), Riccardo trova finalmente lo spazio che si merita e riesce a mettere in mostra tutto il suo potenziale, tanto da attirare le attenzioni di Giovanni Sartori dopo nemmeno un anno. Il dirigente del Bologna, talento cristallino nel valutare i giocatori, non ha dubbi sulle capacità di Calafiori e nell’estate del 2023 porta il ragazzo sotto le Due Torri per poco meno di 5 mln di €. Da lì in poi, il resto lo conosciamo tutti.

L’ambiente

«Qui ho trovato un posto speciale, dove posso lavorare bene e vivere serenamente: a Roma non potevo girare, mi fermavano i tifosi, era tutto un “viè qua”». Forse, queste dichiarazioni rilasciate a novembre al Carlino riassumono alla perfezione la differenza d’ambiente che c’è tra Roma e Bologna.

Crescere nella Capitale per Calafiori non dev’essere stato semplice, nonostante abbia anche avuto l’occasione anche di conoscere uno dei suoi idoli: Daniele De Rossi. Ora quel suo mito, diventato nello spogliatoio anche un amico, Riccardo lo rincontrerà presto, ma da avversario. Purtroppo, i due non potranno più scontrarsi in campo per ovvi motivi, ma sicuramente il mister giallorosso avrà preparato qualcosa di speciale per limitare le tipiche scorribande palla al piede del centrale felsineo, quelle che spaccano le linee e danno tanto fastidio agli avversari.

Rimasto in panchina contro il Monza proprio per evitare di essere diffidato, ora Calafiori ha l’occasione di giocarsi la rivincita col proprio passato. Riccardo vuole raggiungere l’Europa che conta con il Bologna, e poco importa se per farlo dovrà andare contro la sua vecchia casa.

Fonte: Gianmarco Marchini, Il Resto del Carlino 

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