Bologna FC
Cannavaro dopo Bologna-Udinese (1 a 1): «Soddisfatto della mia squadra»
La visione del match di Fabio Cannavaro, neo allenatore dell’Udinese.
Fabio Cannavaro, entrato in sala stampa per rispondere a domande dopo il pareggio di oggi e la sconfitta di giovedì, prova a ragionare sullo stato dell’arte della sua Udinese.
Qual’è la differenza fra la partita odierna e quella di giovedì sera?
«La partita contro i giallorossi può essere annoverata nel capitolo “Partite Strane”, perchè preparare tatticamente una partita di 20 minuti è , per me Fabio Cannavaro, sempre molto complicato. La mia squadra è un team che ha qualità e una buona base da cui partire. Fin dai primi momenti del mio arrivo, ho notato un gruppo di ragazzi che avevano un certo timore che li bloccava. Lavoro per togliere questo problema.
Il mio lavoro fin qui è stato più di carattere psicologico. Provo ad entrare nelle loro teste per capire come aiutarli e togliere questa paura (che aumenta guardando l’attuale classifica).
Oggi siamo stati bravi a togliere tutti gli spazi al Bologna e vincere un gran numero di duelli e mi è piaciuto, soprattutto, l’atteggiamento tenuto in campo. Da migliorare invece è la gestione della partita. Abbiamo corso troppo dietro ai nostri avversari e nel secondo tempo abbiamo lasciato a loro il pallino del gioco. Ma sono soddisfatto perchè poi il calcio è così».
Una sua valutazione su Lazar Samardzić?
«E’ chiaro che da quando sono arrivato ho cercato di parlare col numero più alto possibile di giocatori del gruppo prima squadra e lui è stato uno di questi. Con lui mi sono un pò arrabbiato perchè perde troppe palle, mentre lui deve capire che spesso attira su di sè diversi avversari e deve capire che deve gestire la sfera. E’ un ragazzo che ha delle qualità importanti, anche smistando velocemente la palla. Lui per noi è un giocatore fondamentale, come lo sono altri. Quello che mi fa essere positivo e che ogni volta che abbiamo provato a giocare, abbiamo fatto cose importanti».
Motta si è lamentato per il tempo giocato, che risulta solo di 31 minuti sui 100 minuti di partita: qual’è la sua riflessione sulle parole del mister rossoblù?
«Noi ci stiamo allenando sull’essere pericolosi. Nelle ultime partite l’Udinese era una squadra che rimaneva bassa . Ho spinto i ragazzi a gestire un piano partita tramite il gioco, cercando di mettere in campo un atteggiamento importante e non timoroso dell’avversario. A me piace un ritmo elevato nelle partite dove si gioca con grande energia per la gestione del gioco».
Come si spiega l’errore del suo portiere?
«Il ruolo del portiere è sempre un ruolo delicato. Il nostro portiere, al di là che sia stato spinto, è stato bravo in altri frangenti, dove ha salvato diverse palle gol. Purtroppo sono cose che capitano».
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