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Svizzera-Italia, il sostituto di Calafiori: Spalletti chi scegli?

Con Riccardo Calafiori diffidato, Spalletti dovrà trovare un sostituto. La scelta influenzerà solidità, equilibrio ed assetto tattico.

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Riccardo Calafiori in partita (@Bologna FC 1909)
Riccardo Calafiori in partita (@Bologna FC 1909)

In casa Italia peserà l’assenza di Riccardo Calafiori, tra i migliori in campo nella sfida con la Croazia con tanto di assist per il gol decisivo di Zaccagni. Per compensare alla sua assenza, Luciano Spalletti punterà su uno tra Gianluca Mancini o Alessandro Buongiorno, oppure anche su entrambi. La scelta del ct azzurro su come sostituire il giocatore rossoblù sarà cruciale per mantenere l’equilibrio difensivo della squadra contro la Svizzera. Analizziamo quindi le caratteristiche dei potenziali sostituti e le conseguenti differenze tecnico-tattiche che potrebbero emergere dalla loro inclusione nella formazione.

Le rispettive caratteristiche

Riccardo Calafiori, sebbene naturalmente un difensore centrale, dimostra una notevole versatilità giocando anche come centrocampista di sinistra o terzino sinistro. La sua capacità di spingersi in avanti e fornire assist, come visto nella partita contro la Croazia, aggiunge una dimensione offensiva importante alla squadra. Mancini, anch’esso centrale, è noto per la sua aggressività e capacità di leggere il gioco. La sua abilità di giocare anche come mediano offre a Spalletti una certa flessibilità tattica.

Si discosta da Calafiori per quanto riguarda gli inserimenti in avanti, ma è abile nei duelli aerei e ha comunque una buona capacità di impostazione dal basso. Buongiorno invece riesce ad adattarsi anche al ruolo di terzino sinistro: con le sue caratteristiche fisiche e il suo senso della posizione rimane un’opzione affidabile. Sebbene meno propenso all’attacco rispetto a Calafiori, Buongiorno garantisce una solidità difensiva che potrebbe essere cruciale contro un avversario fisico come la Svizzera.

Conseguenze tecnico-tattiche dell’assenza di Calafiori

Spalletti potrebbe optare per una difesa a quattro con Mancini al centro, di conseguenza potremmo vedere una formazione più solida e orientata alla difesa. Il difensore della Roma, con la sua leadership, può comandare la linea difensiva, offrendo una maggiore copertura in quella fase. Questo assetto permetterebbe anche a Spalletti di utilizzare un centrocampo più creativo, sfruttando le sue capacità di impostazione dal basso.

Schierare solo Buongiorno come terzino sinistro potrebbe indicare un approccio più equilibrato. Il granata non offrirà la stessa spinta offensiva di Calafiori, ma garantirà una copertura costante sul lato sinistro, permettendo agli esterni di centrocampo di spingersi più avanti senza puntare troppo gli occhi sulla difesa.

Difesa a tre con Bastoni al centro?

Optare per una difesa a tre con Bastoni al centro e l’inclusione di entrambi potrebbe essere la scelta più conservativa ma anche la più vincente. Questo assetto fornirebbe una solida base difensiva, con Bastoni a orchestrare la difesa e Mancini e Buongiorno a coprire rispettivamente il lato destro e sinistro. Una formazione che consentirebbe a Spalletti di mantenere un controllo stretto del centrocampo, sacrificando un po’ la spinta offensiva sulle fasce.

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