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Rizzo Nervo sulla ristrutturazione del Dall’Ara: “Oggi primo piccolo ma importante passo per verificare se è possibile coltivare questo sogno” – 16 dic

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SOPRAINTENDENZA – A fronte dell’incontro di questa mattina con la Sopraintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici, Luca Rizzo Nervo ha affidato le sue riflessioni in merito ad un lungo post sul suo profilo Facebook. Un incontro al quale, oltre all’assessore, erano presenti anche Claudio Fenucci e Gino Zavanella, l’architetto che si sta occupando del progetto stadio. Un “incontro informale”, come lo definisce lo stesso Rizzo Nervo, il cui obiettivo era quello di “avviare un percorso di collaborazione istituzionale per verificare la fattibilità del progetto di rigenerazione e ammodernamento dello Stadio Dall’Ara”. L’assessore poi aggiunge: “Esco dall’incontro soddisfatto, con un iter chiaro, che percorreremo con solerzia e cura, e che porterà in tempi brevi a presentare, Comune di Bologna e Bologna Calcio insieme, un progetto e una relazione sulla ristrutturazione del Dall’Ara su cui la Soprintendenza potrà esprimere in termini preliminari una valutazione che sarà decisiva per l’assunzione di una decisione definitiva da parte del Bologna Calcio e del Comune”.


RISTRUTTURARE IL DALL’ARA – Rizzo Nervo non ha mai nascosto di preferire la ristrutturazione del Dall’Ara alla possibilità di spostarsi altrove. E lo ribadisce anche oggi: “Non ho mai fatto mistero di preferire assolutamente la soluzione Dall’Ara ristrutturato, che evita il consumo di suolo vergine, che sviluppa un progetto di innovazione nel cuore urbano della città (come il Mast o l’Opificio Golinelli) e non ‘ai confini dell’impero’ e che offre l’affascinante possibilità di far convivere, con un progetto ambizioso, la modernità e la funzionalità che il calcio moderno chiede, con la bellezza storica e architettonica del Dall’Ara (riportandola in valore oggi mascherato dalla struttura in metallo gialla e blu di Italia ’90). Un progetto che consenta di rigenerare quel quadrante di città, dando a Bologna uno degli stadi più belli e più comodi d’Italia (ma mantenendo al contempo la natura popolare che il calcio deve avere)”. Chiusa finale sull’importanza dell’incontro: “Oggi si è fatto un primo piccolo ma importante passo per verificare se è possibile coltivare questo sogno”.‬

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