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Rdc – Bologna, brusco risveglio – 30 nov

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Timido, inconcludente, penalizzato dall’arbitro e soprattutto, dopo la vittoria di ieri del Frosinone, di nuovo nella zona rossa della classifica, questa è la situazione del Bologna descritta da Massimo Vitali sul Resto del Carlino di oggi. Per chi sperava che la cura Donadoni avesse risolto tutti i problemi, e che questa squadra potesse ora puntare a diverse ambizioni, la sconfitta di Torino è stata davvero un brusco risveglio.

Inutile però far suonare l’allarme rosso, anzi è il caso di usare per una volta il buon senso, perché il calcio non sarà una scienza, ma è un dato di fatto abbastanza oggettivo che la squadra che sostituisce Quagliarella con Maxi Lopez, avrà necessariamente ambizioni più alte rispetto a quella che mette in campo Acquafresca al posto di Mancosu. Quindi si può dire che, lasciando da parte assenze e torti arbitrali, il Torino sabato ha vinto perché oggi è superiore al Bologna, domani si vedrà.

Sicuramente c’è del buono nel gruppo completamente rivoluzionato in estate da Corvino, ma dopo sabato ci siamo accorti che azzardo sia stato quello di affidare a Mattia Destro il ruolo di centravanti unico: unico nel senso che se manca lui, la davanti sono davvero grossi guai. Sicuramente da parte del direttore sportivo questo è stato un grosso azzardo, anche considerando il fatto che sono stati acquistati tantissimi centrocampisti lasciando ad Acquafresca e Mancosu il compito di sostituire il nostro numero dieci in un’eventuale assenza, e Matteo Mancosu, in tutto il 2015, ha segnato appena due gol, uno in Serie B quando ancora giocava a Trapani, e uno in Serie A contro la Lazio.

Acqufresca di gol in Serie A ne ha fatti una quarantina, ma sono abbastanza datati, e nel 2015 vale il discorso fatto per Mancosu, con un solo gol all’attivo contro l’Avellino. Con questi guai la davanti non si poteva sperare di fare molto a Torino, soprattutto se consideriamo anche la scelta di lasciare in panchina Mounier, l’attuale bomber della squadra. Senza Destro, senza Mounier, con un Giaccherini azzoppato quasi subito da Glik e una squadra schiacciatissima indietro non può che essere il risultato. Ora il compito di Corvino è quello di fornire a Gennaio una alternativa a Destro, e magari, con più alternative, Donadoni non ripeterà più questi asfissianti catenacci.

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