Seguici su

Bologna FC

Stelle del passato – Lazio: tra bandiere e talenti

Il passato della Lazio è stato segnato da tanti grandissimi calciatori. Molti hanno fatto la differenza tra fine anni ’90 e inizio anni 2000.

Pubblicato

il

Uno dei momenti più iconici del passato della Lazio: lo scudetto del 2000 (© S.S. Lazio)
Uno dei momenti più iconici del passato della Lazio: lo scudetto del 2000 (© S.S. Lazio)

Domani sera si giocherà Lazio-Bologna, un match importantissimo in chiave speranze europee. I biancocelesti sono una squadra forte, come dimostrato dai risultati ottenuti in questi primi tre mesi di campionato. Nel passato, tanti giocatori leggendari hanno indossato questi colori e portato il club a ottenere grandi risultati. Vediamo insieme alcune stelle del passato della Lazio.

Luca Marchegiani, una sicurezza tra i pali

Tra i grandi portieri della storia della Lazio troviamo sicuramente Luca Marchegiani. L’estremo difensore arrivò nella capitale durante l’estate del 1993 dal Torino e diventò subito il portiere titolare dei biancocelesti. Marchegiani aveva come caratteristica principale quella di essere molto bravo nelle uscite alte, oltre ad essere stato un gran paratore di rigori. In Serie A arrivò a quota 17 penalty neutralizzati.

Il suo primo trofeo in biancoceleste arrivò nel 1998, quando vinse la Coppa Italia. Nella stagione successiva arrivarono invece una Supercoppa Italiane e la Coppa delle Coppe, entrambe conquistate da assoluto protagonista. Marchegiani fu anche il portiere dello storico scudetto vinto dalla Lazio nella stagione 1999/2000, che ad oggi risulta essere l’ultimo conquistato dal club.

Chiuse la sua esperienza con la Lazio nel 2003, dopo 10 stagioni, per andare a giocare al Chievo Verona. Totalizzò 339 presenze con 325 gol subiti e ben 145 clean sheet complessivi.

Alessandro Nesta, laziale vero

Uno dei difensori più forti che l’Italia abbia mai avuto. La carriera di Alessandro Nesta sembrava essere destinata ad essere legata indissolubilmente alla maglia biancoceleste per sempre. Nesta partì dalle giovanili della Sua Lazio nel 1990 e rimase lì fino all’esordio coi grandi, che arrivò 3 anni più tardi.

Qui fece vedere fin da subito la classe e le doti di marcatura che lo hanno sempre contraddistinto per tutta la sua carriera. Proprio la sua eleganza divenne un unicum per quei tempi, in cui il ruolo del difensore era quasi esclusivamente ricoperto da giocatori più “rudi”. Nel 1998, a soli 22 anni, si prese la fascia di capitano, con cui condusse ai suoi a tutti i successi ottenuti a cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000.

Alessandro Nesta in conferenza pre Monza-Bologna

Alessandro Nesta, attuale allenatore del Monza (© Associazione Calcio Monza S.p.A.)

La storia tra Nesta e la Lazio si concluse bruscamente nell’agosto del 2002, quando il presidente Cragnotti, a causa dei guai finanziari, fu costretto a vendere alcuni pezzi da 90 alla concorrenza, tra cui proprio lui. Concluse la sua esperienza con 261 presenze, 3 gol e un posto di diritto nei cuori di tutti i laziali.

Juan Sebastian Veròn, classe pura

La storia di Veron con la maglia della Lazio è la classica situazione in cui un giocatore, nonostante una militanza breve, riesce ad avere un impatto decisivo sulla squadra in cui milita. Juan Sebastian Veròn arrivò ad indossare a Roma nell’estate del 1999, dopo essere arrivato in Italia 3 anni prima e aver indossato le maglie di Sampdoria e Parma. L’impatto del centrocampista argentino sulla Lazio fu devastante.

Le sue eccelse doti tecniche, unite ad una grande prestanza fisica, gli permisero di prendere fin da subito in mano le redini del centrocampo biancoceleste. Nei soli due anni di militanza nella Capitale, divenne uno dei leader tecnici di quella squadra fortissima, con cui vinse ben 4 trofei. Dopo questa esperienza, terminò temporaneamente la sua carriera in Italia, prima di passare all’Inter.

Venne venduto nell’estate del 2001 al Manchester United. Per lui con la Lazio 79 presenze complessive condite da 14 gol, 22 assist e giocate sublimi.

Ciro Immobile, il recordman

L’attaccante di origini napoletane ha avuto un peso specifico immenso nella storia della Lazio durante la sua permanenza. La carriera di Ciro Immobile con questa maglia cominciò nell’estate del 2016, quando arrivò a Roma dopo la sua seconda esperienza in granata. La prima fu quella che lo consacrò come attaccante di assoluto livello, ma da quel momento Ciro sembrava aver perso un po’ di smalto.

Proprio alla Lazio invece ritrovò fiducia e tornò ad essere un attaccante di grande livello. Su 8 stagioni disputate, ben 5 volte superò quota 20 gol considerando tutte le competizioni. La stagione più proficua fu quella 2017/2018, in cui raggiunse quota 41. In Serie A invece, il record personale lo raggiunse nella stagione 2019/2020, quando toccò quota 36, eguagliando il record realizzato da Gonzalo Higuain nella stagione 2015/2016 con la maglia del Napoli. Nella stessa stagione vinse anche la Scarpa d’Oro.

Ciro Immobile con il trofeo della Scarpa d'Oro

Ciro Immobile con il trofeo della Scarpa d’Oro (© S.S. Lazio)

La sua avventura alla Lazio è terminata la scorsa estate, con questa maglia ha vinto 2 Supercoppe Italiane e una Coppa Italia. In 340 presenze segnò 207 gol, è il miglior marcatore della storia dei biancocelesti. Inoltre, grazie anche ai gol realizzati con le maglie di Genoa e Torino, è 8° nella classifica all time dei marcatori della Serie A, con 201 reti.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *