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RS-STADIO: Rossi deve ritrovare l’attacco rossoblù – 18 mag

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Il problema del Bologna? Semplice, non riuscire più a vincere. Il motivo? Nel calcio per vincere devi fare gol, e quando il tuo miglior marcatore dell’ultimo periodo è un centrocampista…

Furio Zara analizza impietosamente i limiti di una squadra che sogna ancora la promozione ma che al momento non può contare sul contributo di un reparto offensivo che aveva tutte le carte in regola per essere il più forte della B e che invece si è clamorosamente arenato proprio da gennaio, da quando cioè a fronte delle partenze di Pasi e Bentancourt erano arrivati Sansone dalla Sampdoria e quel Matteo Mancosu che nelle ultime stagioni a Trapani segnava appena sfiorava il pallone. I presupposti per il salto di qualità c’erano tutti dunque, ma come è noto il calcio non è una questione matematica ed ecco che il reparto d’attacco più forte della categoria è diventato incredibilmente il più debole, zavorra di una squadra che piano piano sta sempre più ridimensionando i propri sogni: un mese fa si sognava la promozione diretta, una settimana fa il terzo posto, oggi si spera di mantenere il quarto.

Daniele Cacia è scomparso dai radar, mentre Mancosu ha avuto nell’ultimo periodo un sacco di occasioni senza però mai lasciare il segno. Acquafresca? Titolare a singhiozzo, ha sulla coscienza il peso del rigore sbagliato con l’Avellino. Improta? Rimane una seconda scelta, un giovane di prospettiva, non certo una garanzia. Resta Sansone, tre gol in otto gare, classe a intermittenza ma comunque decisamente il migliore del lotto. Il problema è che avrà bisogno di un partner, di uno che segni: tramontato Mancosu, ormai improponibile, Rossi dovrà scegliere tra Cacia e Acquafresca. Sarà dura, molto dura.

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