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RS – Rdc – Bologna, quante occasioni sprecate – 13 mag

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La SerieA diretta è solo più un miraggio e sabato potrebbe arrivare la matematica certezza che il secondo posto non è più raggiungibile. Il Bologna giocherà a Vercelli, ma vincere potrebbe non bastare se il Frosinone, impegnato in casa contro il Crotone, dovesse fare risultato pieno. A quel punto i rossoblù non dovrebbero fare altro che rimboccarsi le mani e non perdere anche l’ultimo treno che porta alla promozione e che passerà dai playoff. Inoltre il Bologna non dovrà allungare la striscia dei rimpianti che è già ricca di episodi e che pone le basi nel rendimento casalingo tra febbraio e metà marzo; quando con quattro pareggi (0-0 con Pescara, Ternana, Latina e Modena) e la sconfitta casalinga con il Vicenza, il Bologna di Lopez, all’epoca secondo, perse l’occasione di staccare la concorrenza, consentendo al Frosinone e al Vicenza la risalita culminata con il sorpasso. Un calo dovuto soprattutto al calo in fase realizzativa dei rossoblù, che la porta avevano faticato a centrarla anche nel girone d’andata (29 reti in 19 gare). Le cifre, però, hanno subito un pesante crollo in questa seconda parte di stagione: 18 goal in 19 partite, una miseria. Le cause di questo crollo vanno ricercate in alcuni potenziali errori che sono stati commessi, come quello di lasciare fuori contro Ternana, Vicenza e Modena, quel Sansone che con i suoi 5 goal rappresenta il miglior attaccante rossoblù nel girone di ritorno. Senza dimenticare la scelta di puntare su Bessa in cabina di regia nello scontro diretto con il Vicenza, al posto di Krsticic, impiegato come mezzala: brasiliano espulso dopo mezzora e gara compromessa.

 

A quel punto anche il secondo posto era compromesso e una volta ritrovatosi ad inseguire, il Bologna ha perso anche la testa. A Bari, Maietta si fa espellere quando i rossoblù avevano la partita in pugno, con il Frosinone l’incertezza di Coppola (preferito ad un Da Costa in stato di grazia) sul colpo di testa di Blanchard ha dato la vittoria ai ciociari, nel giorno in cui, vincendo, la squadra di Lopez avrebbe riacciuffato il secondo posto. E ancora: con l’Avellino Acquafresca sbaglia dal dischetto e Ceccarelli si fa espellere. Una serie di errori imperdonabili che compromesso la promozione diretta del Bologna.

 

A questo si aggiunge anche la sfortuna, con gli infortuni che hanno fermato Krsticic, Mancosu, Zuculini e Matuzalem. Ma la scusante è solo parziale. Se Carpi, Frosinone e Vicenza sono davanti è anche perché il Bologna ha raccolto solo tre punti sui 18 a disposizione negli scontri diretti (3 pareggi e 3 sconfitte). La speranza è che l’elenco dei rimpianti finisca qui. E che il finale di stagione riesca regalare ai rossoblù l’ultimo posto per la SerieA.  

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