RS-STADIO: La scommessa di Rossi – 13 mag

Bello l’articolo principale sulla sezione dedicata al Bologna nell’odierna edizione de “Il Corriere dello Sport – STADIO” a firma Furio Zara. Il giornalista si addentra nella nuova realtà di Delio Rossi, tecnico rossoblù da dieci giorni e che venendo qui ha scelto di scommettere su se stesso e sul suo futuro. Firmando infatti un contratto valido appena per tre partite più eventuali play-off, e che prevede il rinnovo automatico solo nel caso di una Serie A che rimane obbiettivo percorribile ma tutt’altro che scontato, il mister riminese ha firmato una scommessa con la città e con una dirigenza che conosce e con cui aveva già lavorato (bene) a Lecce. Eppure il fatto di ritrovare Corvino e Fenucci, così come la scusa che “a casa ci si annoia”, non regge. O meglio, per Zara non è questo il motivo che ha spinto un tecnico dello spessore di Rossi a lanciarsi in una scommessa tanto rischiosa. C’è di più, e questo è il senso della sfida, la voglia di dimostrare a se stesso prima ancora che agli altri di essere un allenatore di spessore e al passo con questi tempi, tempi che bruciano rapidamente i miti del passato. Rossi appartiene al passato? Insomma. Se infatti negli anni la sua reputazione ha saputo costruirsela attraverso gli ottimi risultati conseguiti (dopo i successi iniziali di Salerno) tra Lecce, Roma sponda Lazio e Palermo, è vero che le ultime due esperienze sono state tutt’altro che positive: mediocre quella blucerchiata alla Sampdoria, conclusasi con un esonero e con la squadra terz’ultima e poi letteralmente rivitalizzata da Mihaijlovic, forse peggio quella precedente a Firenze, dove arrivò proprio per sostituire il serbo e dove non solo non fu capace di incidere in una squadra piena di contraddizioni, ma se ne andò dopo la famosa rissa con Ljajic. Abbastanza per avere i primi dubbi, per far crescere dentro di se la necessità di rispondere a questa domanda: sono ancora un allenatore da Serie A? Per rispondere a questo quesito ecco Bologna.

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