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RS – Rdc – Saputo, settemila chilometri di volo per un’altra delusione – 02 apr

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Settemila chilometri di volo sul suo jet privato, con la speranza di vedere la sua creatura d’oltreoceano trionfare in una partita importante com’era quella di ieri sera. Queste erano le aspettative di Joey Saputo. Sono passate da poco le 19 quando il magnate canadese atterra sul pianeta Carpi. La Mercedes su cui viaggiava, insieme all’ad Claudio Fenucci, infatti, ha seguito in scia il pullman della squadra e alle 19 in punto ha varcato i cancelli del Cabassi. Un rapido giro di campo per tastare le condizioni del campo e per osservare uno stadio inaugurato nel 1928 e che i segni della vecchiaia li porta tutti.

 

Uno stadio d’altri tempi, per usare un eufemismo, dove mezz’ora prima del calcio d’inizio gli autoparlanti gracchiano per richiamare le squadre negli spogliatoi (proprio così: “le squadre sono pregate di rientrare negli spogliatoi”: di sicuro qualcosa di molto lontano da modello del nuovo stadio che Saputo ha in testa per il Bologna del futuro. Prima di raggiungere la stadio, però, Saputo nel pomeriggio aveva fatto visita alla squadra nel ritiro “fast” di Correggio, dove aveva scambiato qualche parola con staff tecnico e calciatori. Ma il gesto più bello e carico di significato l’azionista di maggioranza rossoblù l’aveva fatto in mattinata a Casteldebole, regalando ad ogni dipendente (una cinquantina presenti in quel momento a Casteldebole) una maglia rossoblù con il nome personalizzato e il numero 12 sulle spalle. Chiaro il messaggio che lo chairman canadese ha voluto lanciare augurando buona Pasqua a tutti: il dodicesimo uomo del club siete voi. Tanti bei gesti, ma nessuna parola finita sui taccuini. “Saputo d’abitudine non parla e farà così anche questa volta”, riferisce l’addetto stampa Carlo Caliceti, inutilmente pressato dai giornalisti. Solo fatti e niente parole. Un po’ come Luigi Marchesini, pure lui presente a sorpresa al Cabassi. Il costruttore bolognese, titolare della Galotti nonché da novembre consigliere rossoblù non era però solo. A fargli compagnia c’erano gli altri consiglieri Luca Bergamini e Piergiorgio Bottai e l’amico Claudio Sabatini.

 

Per il Carpi c’è il sindaco Alberto Belelli, Bologna schiera invece l’assessore allo sport Luca Rizzo Nervo, in un parterre che conta anche la presenza del campione di nuoto Gregorio Paltrinieri, dello showman Paolo Belli e del giornalista Ivan Zazzaroni Senza dimenticare Saputo che a differenza degli altri si è dovuto sorbire settemila chilometri di volo e ha subito pure la beffa di tornare a casa con la coda tra le gambe.  

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