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RS -STADIO: Della Rocca e Barreto – 27 mag

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L’idea é questa: Palermo e Bologna rinnovano la compartecipazione di Francesco Della Rocca, poi ecco che il Palermo lo cede al Bologna con la formula del prestito, magari con diritto di riscatto della metà (quella del Palermo, appunto). Si, sarebbe questa la soluzione più gradita sia per il Bologna che per Della Rocca, che ha messo davanti a tutto e a tutti il suo ritomo sotto le due torri. E non perché ce l’abbia con il Palermo e con Palermo, tutt’altro, ma perché il Bologna gli consentirebbe di restare in serie A ed é la squadra dove é cresciuto, e perché Bologna é la sua città. Almeno a parole anche il Palermo ha fatto capire di essere pronto a portare avanti questo tipo di operazione, ma un conto é quello che uno dice nelle stanze della Lega nei ritagli di tempo e un altro é quello che si fa, quando ci si mette a sedere attorno a un tavolo. Senza dimenticare che il Palermo prenderà una decisione definitiva sul conto di Della Rocca solo quando avrà scelto il proprio allenatore, che sarà chiamato a dare anche la sua benedizione compartecipazione all’eventuale trasferimento. A oggi due cose sembrano sicure. La prima: Della Rocca vorrebbe continuare a giocare in serie A, come é giusto che sia, anche alla luce delle sue prestazioni da mediano. La seconda: sia il Bologna che il Palermo hanno la voglia di trovare un’intesa, senza dover ricorrere alle buste. SPERANZA DELLA ROCCA – ll Palermo pagò 3,5 milioni di euro la meta di Della Rocca, ecco il motivo per il quale il Bologna non può lavorare sul ritorno del ragazzo cresciuto a Casteldebole a titolo definitivo. A dire la verita, nonostante la cifra pagata, quelli del Palermo non hanno dato l’impressione in questo anno e mezzo di credere troppo in Della Rocca, vista la cessione in estate in prestito alla Fiorentina e poi il successivo passaggio (a gennaio) in prestito al Siena, ma e evidente che ora come ora Zamparini sarebbe deciso a mollarlo solo di fronte a numeri suflicientemente importanti, diciamo attorno ai 2,5 milioni. Va detto che anche Pioli sta tifando per il ritorno di Della Rocca a Bologna, e a ciò va aggiunto che Della Rocca non vede l’ora di poter tornare a vestire la maglia rossoblu. Nei giorni scorsi il giovane centrocampista che a Siena ha conquistato tutti, a cominciare da lachini, non ha nascosto il suo desiderio di poter giocare di nuovo nel Bologna, « spero che tutto vada bene, quello che rappresenta il Bologna per me lo sanno tutti», vorrebbe andare anche oltre Della Rocca, ma poi si frena, non volendo forzare la mano e non volendo neanche mettere di traverso il Palermo in vista della trattativa. Una sottolineatura: il Bologna sta continuando a lavorare anche su Tiberio Guarente. Perche‘? Perche Pioli stima entrambi e vorrebbe avere alle sue dipendenze uno dei due nella prossima annata. Intanto c’è spazio anche per un’indiscrezione: nel corso della trattativa relativa a Della Rocca il Bologna chiederà al Palermo anche il prestito con diritto di riscatto della metà di Edgar Barreto, che è il centrocampista richiesto dallo stesso Pioli al presidente rossoblu Albano Guaraldi e al direttore generale Roberto Zanzi. Nella testa del tecnico Pioli potrebbe lavorare sia da mediano che da centrocampista avanzato, e magari da mezzala in caso di centrocampo a tre. Inutile nascondere che Barreto completerebbe alla grande l’attuale centrocampo, avendo corsa, avendo l’entrata e la conclusione a rete, essendo sia quantitativo che qualitativo. Per certi versi, anche se non lo dice, Pioli considererebbe Barreto il centrocampista chiamato a prendere il posto di Diego Perez, anche se i due hanno caratteristiche differenti. ll motivo di questa scelta del tecnico, allora? Facile: il Bologna ha già tre centrocampisti alla… Perez precisamente Taider, Krhin e Pazienza e sarebbe sbagliato aggiungere all’organico un altro incontrista. Fino a che punto Barreto e un’operazione alla portata del Bologna? E’ chiaro che Barreto non seguirà il Palermo in B ma bisognerà vedere quanta concorrenza troverà il Bologna. perché nel caso in cui Zamparini riuscisse a monetizzare bene la cessione del paraguaiano, Guaraldi, Zanzi e Pioli dovrebbero mettersi il cuore in pace e buttarsi su un’altra strada. 

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