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A tu per tu con…SUPER MARCO DI VAIO

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La Redazione 1000 Cuori, è lieta di presentarvi questa intervista in esclusiva a Super Marco Di Vaio.
Lunedì 25 Marzo 2013 i nostri web-master hanno avuto un’interessante e divertente chiacchierata con il nostro ex capitano e futuro dirigente. Sono stati toccati vari punti del passato del presente e del futuro sia di Marco che del Bologna.
Quanto segue è la trascrizione della chiacchierata.

1000 CUORI: Mentre stiamo ancora facendo i convenevoli di rito, ringraziando Marco per la sua disponibilità e dicendogli che in questa settimana di Nazionali, siamo un po’ in astinenza da Bologna, quando l’intervista inizia a sorpresa con una domanda di Di Vaio, che inverte per un attimo i ruoli e rompe subito il ghiaccio:

DI VAIO: Come va? Una bella notizia oggi eh? (ndr. L’intervista è stata fatta lunedì 25/03 il giorno in cui Stefano Pioli ha allungato il proprio contratto fino al 2015)

1000 CUORI: Si, ottima notizia, il Mister è un valore aggiunto per questa squadra e per quanto fatto dovremmo farli un monumento.

DI VAIO: E’ anche un bel segnale dalla società, se tutti riteniamo Stefano una persona intelligente, vuol dire che nonostante si parli di grandi difficoltà da parte del Bologna, il Mister avrà ritenuto di avere trovato argomenti convincenti per restare.

1000 CUORI: A Bologna in effetti siamo ormai da tempo abituati alle “grandi difficoltà” tanto che non riusciamo a capire se attualmente ci sia un’accanimento terapeutico o meno…va detto però che ci sono anche altre società in difficoltà economica e soprattutto, così come vanno criticate le scelte sbagliate, è giusto dare merito alla dirigenza quando fa qualcosa di positivo come in questo caso.

DI VAIO: Ragazzi, tutti vorrebbero avere un presidente con moltissimi soldi non solo a Bologna… Ma non è che ce ne siano tanti in giro, e non solo in Italia, soprattutto in questo momento di crisi. Quindi a volte bisogna apprezzare di più quello che si ha e chi ci mette magari anche solo quelli che sembrano due soldi, ma che in realtà sono tanti per il momento che sta passando il paese.

1000 CUORI: Il discorso non fa una piega. Non si è mai criticato qualcuno perché mette pochi soldi, ma solo se si fanno scelte che non sembrano azzeccate.
A questo punto, si ristabiliamo le “gerarchie” ed iniziamo con le nostre domande…
Marco, ce l’hai sempre la maglia che ti abbiamo regalato? Quella fatta con i commenti dei ragazzi del forum? (ndr La maglia è stata un’idea di Stecas, che ora è parte della nostra Redazione ed uno dei due intervistatori)

DI VAIO: Come no?! Ho tutto. Ho una scatola apposta per le cose dei miei quattro anni a Bologna e dell’ultima partita in particolare.

1000 CUORI: Tuo padre Gino, ha dichiarato ad una radio romana che a fine stagione tornerai a Bologna come dirigente. Noi siamo stati i primi a Bologna a riportare questa cosa. E’ tutto vero? Stai già preparando il rientro?

DI VAIO: Vediamo come finisce la stagione e come sto. In teoria si, a dicembre mi scade il contratto con gli Impact e dovrei tornare a Bologna. Però forse rimarrò qua fino a Giugno 2014 perchè vorremmo far finire l’anno scolastico alle mie figlie, però vediamo. Ci terremo aggiornati.

1000 CUORI: Vuoi vedere come stai? Vedendo le partite del Montreal te lo diciamo noi come stai: sei in forma. Quattro partite e quattro vittorie, e tu hai segnato due volte nelle ultime due…complimenti.

DI VAIO: Grazie. Siamo partiti molto bene, quattro vittorie in quattro partite, non ce lo aspettavamo neanche noi, detto onestamente.

1000 CUORI: Quindi con gli Impact a cosa mirate quest’anno? Perchè con un inizio così, vorrete solamente continuare nel modo migliore…

DI VAIO: Il presidente, visto che sono solo due anni che fanno quella che chiameremmo tra virgolette la Serie A, vorrebbe almeno arrivare ai play-off, dunque il nostro obiettivo è quello. Poi chiaramente una volta che ci arrivi non si sa mai…dipende come ci sei arrivato e com’è lo stato di forma della squadra, dipende da tante cose come finisce la stagione, ma il nostro obiettivo è quello: arrivare ai play-off.

1000 CUORI: A Bologna ha avuto davvero poco spazio, e poca fortuna anche con gli infortuni, ora è li con te, quindi vorremmo sapere come sta andando Pisanu?

DI VAIO: Bene, sta facendo bene. E’ partito subito titolare ed ha fatto tutte e quattro le partite, sta giocando con continuità ed io sono contento di come si sta comportando. Anzi, se io non avessi sbagliato tre o quattro gol di troppo, in effetti avrebbe almeno un paio di assist decisivi a suo favore, dunque sta facendo molto bene. Nonostante sia arrivato in un mondo completamente differente dal nostro, si è ambientato subito bene.

1000 CUORI: Lasciando perdere il tasso tecnico/tattico, che senza dubbio è inferiore a quello della Serie A, com’è stato l’impatto con la Major League?

DI VAIO: Si ovviamente su quei piani non c’è paragone, perchè qui è ancora tutto da costruire…manca la tradizione. Però hanno un grande lato positivo: ci sono stadi di proprietà veramente all’avanguardia, ed hanno l’organizzazione tipica americana, quindi partono da una base molto buona. Chiaramente porteranno nel loro campionato sempre più giocatori ed allenatori, che faranno migliorare anche i giovani e di conseguenza il tasso tecnico/tattico dell’intera competizione. Si costruiranno la loro storia, ma non sarà una cosa rapidissima.
Si sono definiti come obiettivo di diventare in dieci anni una delle leghe più competitive al mondo e come ben sapete gli americani se si mettono in testa qualcosa, difficilmente poi la mollano.
Però colmare il gap con l’Europa non sarà facile. Ci vorrà tempo.
Ma le grandi differenze ci sono anche nella mentalità delle persone, nel modo di preparare ed affrontare la partita e nelle distanze: settimana scorsa per una trasferta siamo stati tre giorni nell’altra costa ed abbiamo fatto sei ore di volo per andare a fare una singola partita…tutto completamente diverso ma affascinante allo stesso tempo.

1000 CUORI: Quindi sei soddisfatto, stai facendo un’esperienza positiva?

DI VAIO: Molto. Molto positiva. Completamente diversa dalla nostra.
In effetti era proprio quello che mi aspettavo, trovare molte meno pressioni ma la stessa professionalità ed una grande voglia di far bene…poi anche nel calcio gli americani sono molto tosti ed il campionato è molto fisico.
E’ un’esperienza molto bella.

1000 CUORI: Con la nostra rubrica “Forever Rossoblu” noi seguiamo il tuo campionato, così come quello di altri ex rossoblu. In effetti è stata ideata da Beto proprio per seguire la tua avventura canadese. Tramite questo format, dicevamo, abbiamo visto un allenamento della preparazione pre-campionato in cui eravate in un parco in mezzo alla neve (con tanto di racchette da neve) e facevate un allenamento molto divertente ma senza dubbio molto faticoso. Le condizioni climatiche particolari vi creano problemi? E’ più duro fare la preparazione?

DI VAIO: In realtà quello è stato un allenamento molto particolare. Il Mister ha deciso di fare qualcosa fuori, ma non è la norma. Hanno deciso per un allenamento fisico ma allo stesso tempo ludico, quindi ci ha diviso in squadre per farci anche competere non solo sula corsa con le racchette, ma anche su veri e propri giochi.
Un’ altro esempio: una volta ad Orlando ci hanno portato alla pista di go-kart invece che fare il normale allenamento, ci hanno diviso in squadre e ci hanno fatto fare una gara tra noi.
Loro curano molto questa parte mentale, legata al fatto che si passa tanto tempo assieme.

1000 CUORI: Sono attività di Team Building quindi? Un modo per farvi sentire ancora di più una squadra?

DI VAIO: Si, curano molto queste cose.
Però poi si fidano anche molto del professionista e ti lasciano al contempo molta libertà.
Figurati, siamo stati dieci giorni in ritiro a Portland ed i primi quattro giorni della settimana, dal lunedì al giovedì, ci davano i soldi tipo diaria e noi potevamo andare a mangiare da soli, dove volevamo. Cosa che in Italia non potrebbe mai succedere…assolutamente. Insomma, un’ aspetto mentale completamente diverso.

1000 CUORI: Visto che sei in MLS, ma che sai già che tornerai a Bologna e nel Bologna, stai anche facendo da osservatore? Stai cercando di capire se ci sono giovani interessanti da proporre poi ai rossoblu?

DI VAIO: Certamente. Si, mi guardo in giro e sicuramente ci sto attento. In effetti ci sono giovani interessanti, ed alcuni ci sono anche in squadra con me. Ad esempio noi abbiamo un portiere che per me è molto bravo, e che non gioca perchè secondo lo staff non è ancora abbastanza esperto. Ha venticinque anni…

1000 CUORI: Beh, proprio giovane non lo è…anche se un portiere ha più margine forse di un giocatore di altri ruoli…

DI VIAO: Certo, da noi giocherebbe già da tempo…
Una cosa che mi piace molto qui, è che comunque sono dei soldati. Anche se non giocano si curano tantissimo, hanno il gusto di tenersi in forma, fanno sempre quello che viene loro detto e si allenano al 100% anche se sanno che non giocheranno. A livello professionale, sono tutti molto bravi.

1000 CUORI: Restando sugli Impact, ma sempre sponda Bologna…qualche tempo fa abbiamo letto di un interessamento per Paponi. Tu ne sai niente? (ndr L’intervista è stata fatta il 25/3, mentre dal 29/3 sappiamo che Paponi sarà in prova al Montreal da 4 Aprile)

DI VAIO: Si, l’ho letto anche io, però devo dire la verità, non so niente. So che in Italia è stato scritto e so che qui dicevano che la cosa fosse stata smentita, però non so se ci stiano lavorando o meno. In effetti non so neppure di preciso quando scadano i termini per un suo eventuale arrivo, perchè il mercato della Major League ha dinamiche un po’ diverse.

1000 CUORI: Ma tu lo vedresti bene in MLS?

DI VAIO: Sai, l’esperienza che facciamo noi in Europa, ed in Italia in particolare, qui in campo si nota subito.
In MLS si affidano molto ai giocatori europei perchè comunque noi abbiamo un’esperienza importante, ed un qualcosa in più anche a livello tattico; quindi si affidano molto a noi anche per far crescere i loro giovani.
Tutto quello che puoi portare dall’Europa come bagaglio tecnico e di esperienza, è ben visto, quindi direi di si.

1000 CUORI: E’ la stessa cosa che facciamo noi con gli americani a livello di basket…

DI VAIO: Esatto, è uguale. Gli americani nel basket ti portano mentalità, fisicità, esperienza ed un buon bagaglio tecnico. Noi calciatori europei siamo la stessa cosa per la MLS.

1000 CUORI: Passiamo ora al Bologna. Nonostante parecchi alti e bassi, stiamo andando verso il raggiungimento dell’obiettivo stagionale, ci siamo anche tolti delle belle soddisfazioni e da qui alla fine, speriamo di togliercene altre. Come reputi il campionato del Bologna, che ovviamente segui?

DI VAIO: Si, noi giochiamo di sabato, quindi io alla domenica mattina con Rai International mi seguo sempre tutto il campionato. Ho visto tutto e sono assolutamente informato. Diciamo che a parte l’inizio di stagione, il campionato non sta andando male. L’inizio è stato difficile ma era prevedibile, con le partenze di giocatori importanti la squadra era praticamente da rifare a livello di equilibri.
Non è stato semplice, poi il Mister ha trovato l’assetto giusto e col tempo hanno…abbiamo (ndr che bella questa correzione in “abbiamo”) fatto vittorie importanti anche in momenti difficili, che hanno sicuramente aiutato ad aumentare l’autostima dei giocatori e la consapevolezza del gruppo.
Mi sembra ti poter dire che ultimamente ho visto la squadra allo stesso livello mentale dell’anno scorso, e credo abbiano trovato la via, ora sono sulla strada giusta per finire alla grande il campionato.
Per altro con l’annuncio del prolungamento del Mister, mi pare di poter dire che non solo si sia sulla strada giusta per finire bene questa stagione, ma anche per poter programmare il futuro con tanti dei giocatori che sono già a Bologna.

1000 CUORI: E cosi Marco, hai risposto anche alla nostra domanda successiva, che era se per te l’inizio difficile della squadra era soprattutto legata al fatto che fossero venuti a mancare i cardini stessi della formazione: Gillet, Portanova, Mudy, Ramirez, ed ovviamente tu.
Passiamo quindi oltre e parliamo di Diamanti.
Alino si sta confermando il grande giocatore della scorsa stagione e si sta nuovamente confermando fondamentale per il Bologna. Tu che lo conosci, pensi che possa decidere di restare qui, nonostante gli interessamenti di grandi squadre, per provare ad arrivare al Mondiale 2014 dopo un’altro anno da protagonista?

DI VAIO: Questa è una domanda a cui ho risposto anche su qualche giornale: dipenderà tutto da lui, difficile dirlo ora.
Vedi, Ale ha fatto un percorso molto particolare, diverso dal mio e da altri giocatori, fino a circa 6/7 anni fa era in C1 ed adesso se ci fosse la possibilità di andare in un grande club, vista la sua grande competitività e la voglia di confrontarsi sempre con i più forti, ci potrebbe stare che facesse un pensiero al trasferimento.
Allo stesso tempo, penso io da amico e da compagno, Ale potrebbe anche pensare che a Bologna ha trovato la piazza ideale per esprimersi al massimo e visto che ha anche grande senso di gratitudine verso la società grazie alla quale è arrivato in Nazionale e verso il pubblico che gli è sempre vicino, potrebbe puntare a restare ancora…e non solo per il mondiale.
In più bisognerà anche vedere come finisce il campionato…ecco, è una decisione davvero troppo personale, sta tutto in lui, non è possibile fare una previsione.

1000 CUORI: L’hai sentito dopo la nascita di Taddeo?

DI VAIO: Si, l’ho sentito, era felicissimo.
Ci siamo sentiti poco prima della partita contro l’Inter, era stanco ma estremamente felice.
Poi l’ho richiamato dopo la vittoria a San Siro, ed era ancora più stanco ma ancora più felice.

1000 CUORI: Non era il solo ad essere felice quella sera…

DI VAIO: Beh, sicuramente…

1000 CUORI: Restiamo ancora sulla rosa del Bologna. Gilardino è un campione assoluto. Poterlo vedere ogni domenica ci ha fatto davvero capire quanto sia forte e quanto faccia un lavoro incredibile per la squadra. Diciamolo: tra quelli che se ne sono andati sei quello che è stato rimpiazzato meglio.
Però, da un punto di vista meramente tecnico, forse non era meglio un giocatore con le tue caratteristiche invece che con quelle di Alberto per giocare nel modulo del Bologna e stare assieme a Diamanti? Così non si rischia di sfruttare meno incisivamente sia Alino che Gilardino?

DI VAIO: Si, diciamo che Gilardino ha delle caratteristiche diverse e forse si rischia di non sfruttare al meglio quelle di Alino, però penso che questa cosa sia stata superata grazie a Gabbiadini.
Gilardino fa un grandissimo lavoro sporco, di protezione palla ed aiuta tantissimo la squadra, mentre poi Gabbiadini da quella profondità che non riesce a darti Gilardino. Penso che alla fine con quei tre…anzi, quei quattro, perchè in questa stagione si è ritagliato un ruolo da protagonista anche Kone, con quei quattro stai comunque sfruttando più potenzialità rispetto a se avessi solo la giocata in profondità, ed alla fine i gol stanno arrivando.

1000 CUORI: In effetti Kone è stato un po’ una sorpresa. Aveva dimostrato di avere tantissima quantità, però quest’anno ha mostrato di avere anche la qualità che a volte la scorsa stagione era mancata, soprattutto a livello realizzativo.

DI VAIO: Si, sta facendo davvero un grandissimo campionato.

1000 Cuori: Questa è una domanda che voglio farti per puro piacere personale (ndr Qui parla Eldias). Perez in campo è davvero un faro, sia per noi tifosi che per i compagni ed io lo stimo particolarmente. E’ amatissimo in tutto l’Uruguay ed a Bologna sta ottenendo lo stesso ritorno di stima che ha in patria. Com’è fuori dal campo? Anche li è una persona importante come quando gioca?

DI VAIO: Lui come me fuori dal campo non ama parlare troppo. Gli piace di più che siano i fatti a parlare per lui. E’ un grande professionista, mette l’anima in ogni cosa che fa e da il 100% in ogni cosa, in ogni momento. Gli piace parlare poco ma quando lo fa tutti lo ascoltano, proprio per quello che dimostra in campo sia in partita che ogni giorno in allenamento.
E’ un leader.
E’ un leader indiscusso e questo status la guadagna ogni giorno, con l’allenamento e con l’impegno profuso.
Fuori dal campo è uguale. Oltre ad essere un grandissimo giocatore, è un grandissimo amico ed una grandissima persona.

1000 CUORI: Questo è quello che in effetti si percepisce anche dall’esterno…
Visto che parliamo di amicizie, c’è un ex compagno con cui nonostante tutto vi sentite con regolarità e per il quale ogni momento è buono per vedersi e sentirsi?

DI VAIO: Diego. Senza dubbio Diego.
Abbiamo vissuto due anni assieme…
Poi a Bologna ci vedevamo sempre anche assieme alle rispettive famiglie…
Però non è il solo, sicuramente anche con Alino e Gyorgy ci sentiamo sempre e stavamo sempre assieme lì a Bologna.
Però sarebbe ingiusto dire solo loro.
Questi sono quelli con cui mi sento di più, però c’è ancora un bellissimo rapporto con tutti i ragazzi, non solo giocatori ma anche quelli della sede, ci sentiamo spesso ed abbiamo conservato un bel rapporto.

1000 CUORI: Un ex giocatore rossoblu che Beto ha intervistato in passato per 1000 Cuori e che hai conosciuto bene è Adailton. Lui ti ha ricordato come un’amico ed una persona molto importante anche fuori dal campo, nonchè come uno dei giocatori più forti con cui abbia mai giocato. Vi sentite ancora?

DI VAIO: Purtroppo ci siamo un po’ persi di vista. Ci siamo sentiti e messaggiati più volte nei primi tempi in cui lui era in Romania ed io ancora a Bologna, poi ci siamo un po’ smarriti.
E’ un bravo giocatore ed un ragazzo davvero a posto.
Ora poi mi è parso di capire che abbia ripreso a giocare in Brasile, lo avete scritto a che voi no?

1000 CUORI: Si, lo abbiamo scritto e lo seguiremo con la già citata rubrica “Forever Rossoblu”. E’ tornato a giocare nello Juventude, la sua prima squadra da professionista, quella che lo ha lanciato.

DI VAIO: Si, esatto.
Per altro ripeto, con lui mi sono sempre trovato davvero bene, sia a Genova che qui a Bologna. Anche quando a Genova non avevamo molto spazio…
E’ un ragazzo eccezionale.

1000 CUORI: Sai che abbiamo scritto del nuovo contratto di Ada, quindi ci segui…

DI VAIO: Si vi seguo sempre, avete delle rubriche interessanti, vi seguo soprattutto su twitter, sapere che sono vostro follower da tempo, e comunque sono venuto spesso sul sito…e non solo ora per l’intervista.

1000 CUORI: Ecco quindi svelati i contatti al sito registrati da Montreal…lo speravamo, ed ora lo sappiamo con certezza. Per noi è un piacere sapere che ci segui.
Ma andiamo avanti…guardando un po’ di dati e numeri, viene da dire che Di Vaio a Bologna ha una storia da predestinato.
La stagione precedente nel Genoa non era andata proprio bene…

DI VAIO: No, anzi…

1000 CUORI: Esatto, era andata male…
Però arrivi a Bologna e ripeto, il destino ci ha messo del suo. Arrivi come scommessa, non tutti sono certi che sia stata la scelta ideale ma alla prima partita ufficiale in Coppa Italia vai subito a segno. Poi debutto in campionato a San Siro, 1-2 con bellissima vittoria e primo gol al rientro in Serie A del Bologna siglato proprio da te.
In stagione arrivi secondo nella classifica capocannonieri con 24 gol, dietro solo ad un fenomeno come Ibrahimovic, battendo il record di gol di Baggio a Bologna (22 reti) e facendo il tuo record personale di reti stagionali e, sempre in stagione, superi i 100 gol in Serie A.
Quando hai firmato per venire a Bologna, se ti avessero detto queste cose, ci avresti creduto?!?

DI VAIO: No. Assolutamente no. L’ho sempre detto, anche allora. Arrivavo da stagioni non buonissime, mancavo da tanto dalla Serie A ed a Genova avevo fatto proprio una brutta annata, quindi sinceramente non avevo quella positività interiore…
Però sapevo che mi stavano dando una grande possibilità a Bologna, e sapevo che per me sarebbe potuta essere anche l’ultima.
L’ho raccontato anche altre volte, per la firma non ho voluto sapere altro se non il ruolo. Se mi sarei potuto giocare la possibilità di giocare da prima punta allora avrei accettato. Ho parlato col Mister, che mi ha rassicurato sul ruolo e mi ha detto di essere convinto che sarei potuto diventare un giocatore importante, quindi accettai subito.
Sono annate che nascono così…fisicamente stavo bene, mentalmente ero libero ed avevo una gran voglia di fare bene, ho fatto tutta la preparazione senza problemi e mi sentivo davvero bene.

Poi si, tutto è andato oltre ogni mia più rosea aspettativa, basta dire appunto che ho fatto il mio record di marcature stagionali…questo la dice lunga sul fatto che tutto è andato alla perfezione.

1000 CUORI: Continuiamo a parlare di record.

Sei stato il terzo personaggio sportivo a vincere il “Nettuno d’Oro” dopo Bulgarelli e Tomba, hai firmato con una doppietta la vittoria a Torino ed erano 31 anni che non vincevamo contro la Juve in casa loro, sei arrivato a quota 142 gol in Serie A al pari con un certo Vieri. La domanda è quindi d’obbligo: qual è il ricordo migliore che hai di Bologna e dei colori rossoblu?

DI VAIO: Non so che cosa rispondere…
Non so cosa dire perchè per me questa domanda è troppo limitativa.
Il ricordo migliore è anche la cosa che mi manca di più, ed è il quotidiano.
Il più bel ricordo è la vita quotidiana, come dicevamo prima, giorno per giorno io non avrei mai pensato di poter fare quello che poi siamo riusciti a fare con la squadra, dunque le responsabilità, il fatto di diventare capitano, di segnare tanto, tutte le cose positive…ma anche quelle negative, perchè ci sono state anche cose negative…poi c’è tutto l’amore che ho ricevuto lì e che tutt’ora continuo a ricevere, nonostante io sia andato via, ed il fatto stesso che mi è stata data la possibilità di tornare, e tornerò sicuramente, ogni giorno ricevo continuamente mille messaggi  ed attestati di affetto e stima…ci sono troppi ricordi belli.
Quello che si è creato con Bologna va oltre il calcio, ed infatti torneremo a vivere lì con tutta la famiglia, e questo la dice lunga sul mio rapporto con la città e la gente.
Poi a livello calcistico, se ci penso, le tre vittorie fuori casa con Milan, Juve ed Inter con miei gol ed arrivare a 100 gol in A sono stati momenti incredibili…però ripeto, ci sono tanti momenti belli, dirne uno sarebbe limitativo per descrivere un’esperienza incredibile.

1000 CUORI: Visto che le hai citate, parliamo un secondo delle cose negative…
Per esperienza, ci viene difficile credere che uno spogliatoio spaccato possa produrre un campionato quasi da record. Ci siamo abbastanza stupiti quindi di sentire di presunte, non dico spaccature, ma quanto meno forti tensioni nello spogliatoio, nello scorso campionato.
Cosa c’è di vero? C’erano tensioni nonostante la bella stagione fatta?

DI VAIO: No, non è proprio vero…probabilmente è stata un po’ riportata in modo eccessivo una qualche situazione ma lo spogliatoio non è mai stato spaccato.
C’era un rapporto particolare tra me e Daniele che siamo entrambi personalità molto forti e vediamo alcuni aspetti dello spogliatoio in modo differente. Però entrambi abbiamo sempre condiviso il fatto che la priorità fosse la squadra, quindi ci siamo sempre comportati in modo corretto ed abbiamo sempre mantenuto atteggiamenti che riconducevano alla cosa migliore per la squadra.
Per altro il rapporto è sempre stato schietto e sincero da ambo le parti e non ci sono mai state litigate o scenate particolari. C’erano semplicemente due caratteri forti all’interno dello spogliatoio che non erano sempre sulla stessa lunghezza d’onda.

1000 CUORI: Questo è però decisamente differente da una spaccatura. Ci sono sempre persone con caratteri forti o diametralmente differenti in ogni posto di lavoro ed anche in ogni compagnia. Direi che è una cosa normale.

DI VAIO: Si, certamente.
L’unica cosa di simile, ma anche in quel caso non è stata una vera spaccatura dello spogliatoio, è successa l’anno del “Nettuno d’Oro”, quando mi venne offerto il rinnovo del contratto ed io firmai.
Lo spogliatoio non prese bene quella cosa, ma mi venne detta in un secondo tempo, non ci furono problemi di spogliatoio veri e propri…
Diciamo che io in quel momento ero l’unico in scadenza e mi era stato detto quello che immagino ora sia stato detto a Pioli, cioè che la società voleva dare un forte segnale per il futuro, dimostrare a tutti i giocatori che c’era un progetto. Io ero l’unico in scadenza, ero il capitano ed avevo fatto parecchi gol quindi la società aveva deciso di iniziare da me, ai compagni però la cosa non è piaciuta particolarmente.
Nel momento in cui ho firmato, io il problema non me lo ero neppure messo, però se avessi saputo che non era una cosa gradita allo spogliatoio, non avrei firmato, avrei aspettato fine campionato…tanto io ero certo di voler prolungare col Bologna quindi non mi cambiava niente.
Ero tanto certo che in due incontri trovammo l’accordo, avevo avuto offerte ma non le ho mai prese neppure in considerazione.
Sicuramente, se avessi capito che la cosa non era ben vista, non l’avrei fatta.
Ma da capitano qual ero, mi devo prendere le mie responsabilità: io non mi sono posto il problema quindi non ho pensato che invece altri potessero porlo ed i miei compagni avevano il diritto di non vedere per forza le cose come le vedevo io, se è vero che non ci fu una spaccatura, è anche vero che si vennero a creare situazioni all’interno dello spogliatoio che prima non c’erano, e che furono dovute a quella firma. E’ una cosa che mi dispiace ancora oggi.
Col senno di poi avrei rimandato la firma, però ripeto, non fu proprio una spaccatura, e va anche detto che con l’inizio della nuova stagione, ci fu un chiarimento e tutti abbiamo vissuto in maniera serena la stagione che stava iniziando.

1000 CUORI: Altra nota non proprio positiva: cambio di presidenza Menarini-Porcedda-Zanetti-Pavignani-Guaraldi. Come si rimane concentrati sul campionato e non ci si lascia prendere dalle problematiche societarie extra calcistiche, quando per altro si rischia il fallimento e non arrivano gli stipendi?!?

DI VAIO: Guarda, la cosa più difficile è stata tranquillizzare i giovani. Ma devo dire che in questo abbiamo fatto davvero un ottimo lavoro assieme a Daniele, il Mister, Viviano, Moras…insomma con tutti i più esperti.
Noi ci siamo parlati chiaramente, ci siamo uniti molto e ci siamo messi sempre in prima linea, per dare un esempio ai più giovani, e loro vedendoci così uniti, concentrati sul lavoro e convinti sul futuro, si sono messi subito dietro di noi senza problemi.
Come succede sempre con i ragazzi, se dai il buon esempio poi loro ti seguono subito.
Alla fine noi vedevamo i cambi di società, ma erano relativamente interessanti perchè comunque la squadra era sempre lì. Ad un certo punto è stato anche bello vedere che in assenza della società, comunque c’era una squadra vera, e questo ci stimolava e ci faceva sempre andare oltre ad ogni cosa…abbiamo anche vinto a Torino…
Penso che sia stato un grandissimo lavoro di squadra e di gruppo.
Nonostante tutto è stato davvero un momento molto bello, molto stimolante e di crescita.
Poi c’è un altro aspetto. In quel momento, in cui non si capiva che cosa sarebbe successo, si è venuto a creare un rapporto straordinario tra il gruppo e la gente, soprattutto la curva ma proprio tutta la città…noi ci siamo aggrappati all’amore dei tifosi ed i tifosi si sono aggrappati a noi che comunque stavamo dando il massimo. Ci siamo aggrappati nel senso che c’è stata una fiducia totale perchè si è capito che la salvezza, al di là di chi fosse il presidente, sarebbe potuta passare tra la fusione del gruppo e dei tifosi, ed in quel momento la fiducia di Bologna ci ha dato grandissima forza perchè era nato davvero qualcosa di importante.

1000 CUORI: E’ vero…anche noi in quel momento abbiamo sentito davvero che potevamo aiutarvi e che solo voi potevate far finire bene la stagione…
Abbiamo praticamente finito, e dulcis in fundo, dobbiamo rendere omaggio a chi ci ha aiutato a realizzare questa intervista…
Marco, ci racconti come hai conosciuto Pierino? Com’è nata la vostra amicizia?

DI VAIO: Con Pier tutto è nato grazie a Luca Ghelli. Praticamente Luca mi inizia a portare delle cioccolate dalla Svizzera, e mi spiega che c’è questo Pier, detto Pierino, che è un tifosissimo del Bologna, che è un grande appassionato e che me le voleva regalare… Alla fine a forza di sentirne parlare chiedo Luca di farmelo conoscere e così Pier ci raggiunge in ritiro, portandomi ovviamente della cioccolata svizzera in grande quantità…davvero buonissima.
Insomma, così ci siamo conosciuti e poi siamo diventati amici.

1000 CUORI: Quindi sei un goloso di cioccolata?

DI VAIO: Tantissimo. Per me la cioccolata fondente… diciamo che ne vado matto.

1000 CUORI: Beh, siamo a Pasqua…è il momento giusto…

DI VAIO: Si, è il momento giusto…ma non so ancora se Pier me le spedirà qui oppure se le sta mettendo da parte e poi me le consegna tutte appena torno a Bologna…

1000 CUORI: Per restare in tema…volevamo solo aggiungere che l’intervista la pubblicheremo il giorno di Pasqua, come sorpresa per i nostri lettori…

DI VAIO: Alla grande! Esco fuori proprio dall’uovo! Bene.

1000 CUORI: Marco, grazie mille della disponibilità, non abusiamo oltre del tuo tempo visto che le tue splendide bimbe ti reclamano, buona Pasqua a te e famiglia e grazie.

DI VAIO: Ci mancherebbe ragazzi, grazie ed auguri anche a voi…
E mi raccomando: Forza Bologna!

1000 CUORI: Sempre e comunque!

In calce all’intervista, vogliamo ringraziare Pierino, che ci ha aiutato a contattare Marco e tutta la famiglia Di Vaio per il tempo concessoci.
Diciamo tutta la famiglia perchè ad un certo punto dell’intervista, si è palesata anche una delle figlie di Marco che, giustamente, rivendicava suo padre. Ci ha salutati e si è messa vicino al papà per stare in sua compagnia. Questo piccolo “fuori programma” ci ha però fatti sentire ancora più inseriti nell’intimità della famiglia, accolti in casa loro con grande disponibilità nonostante i chilometri che ci dividevano.

 

Infine ringraziamo anche Bologna 100 che ha caricato sul suo canale youtube una delle tante creazioni di James C ovvero il Tributo a Marco Di Vaio, che vi proponiamo qui sotto, per non dimenticare quanto ci ha dato il nostro ex capitano.

 

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