Bologna FC
Auguri Rossoblù: Giuseppe Zinetti – 22 giu
Il Bologna Calcio, oltre ad aver vissuto momenti bellissimi, ultimo dei quali la promozione in Serie A dopo un anno di cadetteria al termine della stagione 2015/2016, ha altresì vissuto nella sua storia momenti quasi infernali, difficilmente spiegabili a livello tecnico e di duro impatto emotivo per tifosi e amanti del pallone. E la nostra storia di oggi vede come perno centrale del discorso le due retrocessioni in successione che il Bologna dovette affrontare alla fine degli anni ’70: Giuseppe Zinetti, portiere prodotto del vivaio rossoblù, dopo una stagione passata in prestito all’Imolese torna alla casa base dove, tra lo stupore di tutti, viene lanciato titolare dall’allenatore Perani che, non contento, gli decide di affidare anche la fascia di capitano, tutto questo a soli 20 anni. Le stagioni che seguirono, nonostante Giuseppe giochi quasi sempre titolare, sono un vero fallimento per la squadra, con il club che viene trascinato nell’abisso delle serie minori. Giuseppe capisce che è il momento giusto per andarsene sperando, in un futuro, di poter tornare dove tutto è iniziato. E la stagione del ritorno è quella di due anni dopo l’addio, con il Bologna in Serie B e pronto a tornare dove merita: Giuseppe però, a causa di diversi errori che ne penalizzano il rendimento, vede il minutaggio sempre più ridotto fino a quando, dall’Ospitaletto, non arrivano Nello Cusin, il nuovo portiere (del quale potete leggere l’articolo precedentemente pubblicato qui http://goo.gl/Lwxnx0 ), e Luigi Maifredi, l’allenatore (http://goo.gl/kZeGFg). Giuseppe non trovò più spazio e decise, per l’ultima volta, di partire da Bologna in cerca di una squadra che lo facesse giocare titolare. Attualmente, dopo essere passato in tante società importanti per svolgere il ruolo di preparatore dei portieri, ricopre il ruolo per la Nazionale Italiana impegnata negli Europei di Calcio. Oggi compie 58 anni e questo è l’augurio per una persona che per il Bologna ha giocato tanto, auguri Francesco!
Il Bologna Calcio, oltre ad aver vissuto momenti bellissimi, ultimo dei quali la promozione in Serie A dopo un anno di cadetteria al termine della stagione 2015/2016, ha altresì vissuto nella sua storia momenti quasi infernali, difficilmente spiegabili a livello tecnico e di duro impatto emotivo per tifosi e amanti del pallone. E la nostra storia di oggi vede come perno centrale del discorso le due retrocessioni in successione che il Bologna dovette affrontare alla fine degli anni ’70: Giuseppe Zinetti, portiere prodotto del vivaio rossoblù, dopo una stagione passata in prestito all’Imolese torna alla casa base dove, tra lo stupore di tutti, viene lanciato titolare dall’allenatore Perani che, non contento, gli decide di affidare anche la fascia di capitano, tutto questo a soli 20 anni. Le stagioni che seguirono, nonostante Giuseppe giochi quasi sempre titolare, sono un vero fallimento per la squadra, con il club che viene trascinato nell’abisso delle serie minori. Giuseppe capisce che è il momento giusto per andarsene sperando, in un futuro, di poter tornare dove tutto è iniziato. E la stagione del ritorno è quella di due anni dopo l’addio, con il Bologna in Serie B e pronto a tornare dove merita: Giuseppe però, a causa di diversi errori che ne penalizzano il rendimento, vede il minutaggio sempre più ridotto fino a quando, dall’Ospitaletto, non arrivano Nello Cusin, il nuovo portiere (del quale potete leggere l’articolo precedentemente pubblicato qui
(foto zimbio)
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