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Rugby – Pesaro v. Bologna Rugby 1928 16-15 – 16 Ott

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Rientro in Emilia amaro per i rossoblu di mister Ogier, che dopo aver assaporato il gusto della vittoria a domicilio di una diretta concorrente, si vedono superati da una marcatura pesante trasformata a tempo praticamente scaduto dai padroni di casa guidati da coach Mazzuccato. Resta il rammarico per l’occasione persa nel finale, ma soprattutto per come si è sviluppata la sconfitta in terra marchigiana. Aldilà delle due mete bolognesi (Ferretti al 12’ e Soavi al 15’) contro la sola pesarese(in mischia, proprio all’ultimo minuto), sono indubbiamente pesati i tanti errori dalla piazzola di un poco ispirato Bottone che ha chiuso con un brutto 1 su 3. Certo, è chiaro che se nelle “battaglie punto a punto” sperperi tante occasioni nel gioco da fermo, consenti poi agli avversari di restare agganciati nel punteggio e magari di superarti sfruttando la dinamica di un singolo episodio. Così è stato, principalmente per merito dell’educatissimo piede dell’estremo Babbi, abile nel realizzare 11 dei 16 punti complessivi della sua squadra, tra i quali i 2  complicatissimi della defilata  trasformazione decisiva .Peccato, perché in uno scontro diretto del genere  portarsi via anche “solo” i 4 punti  classici spettanti al club vincente, sarebbe stato un fragoroso ruggito nella giungla di questo inizio campionato.

Ottimismo. Intanto da una generica analisi di queste prime tre partite, possiamo tranquillamente affermare che il Bologna sia uscito a testa alta da entrambe le trasferte disputate nella tana delle due principali candidate alla promozione diretta(Parma e Pesaro) e non è poco. Indubbiamente il girone è molto più equilibrato del previsto e  ci saranno senz’altro delle sorprese, ma uscire dalle due trasferte più insidiose della stagione con il bonus difensivo senza concedere quello offensivo, beh potrebbe rivelarsi fondamentale quando poi si andrà a fare il conteggio finale.

A questo bisogna aggiungere una  consapevolezza collettiva (già mostrata contro Arezzo nell’esordio casalingo) ed una classifica veramente corta, senza leader conclamati e capace di livellare le squadre. La Pesaro capolista ad esempio, dista appena 5 punti dal compagine felsinea, che a sua volta vanta già un  roboante + 89 sotto la voce differenza punti. Insomma, rammaricati sì, ma senza abbattersi: domenica sbarcherà al centro sportivo “la Dozza” il fanalino di coda Civitavecchia e non serve sottolineare quanto sia doveroso fare bottino pieno per riprendere immediatamente il cammino verso la serie A.

 

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