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Stadio – Parola alla difesa: retroguardia rossoblù al banco degli imputati – 30 Ott

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Da muro (quasi) invalicabile a facile terreno di conquista, la difesa rossoblù pecca con errori individuali o corali evitabili. La responsabilità però è da spartire con l’attacco, incapace di segnare se non grazie ad un’autorete nella gara del Dall’Ara. Normale che contro avversari più attrezzati come Roma e Lazio si rischi maggiormente, ma le reti subite contro le due corazzate romane sono giunte più per demeriti nostri che per merito degli avversari. Tenendo in considerazione il fatto che il Crotone ha segnato ben due volte alla Fiorentina, la sfida di sabato non è assolutamente da prendere sotto gamba. Analizzando più a fondo la rete splendida di El Shaarawy, la difesa rossoblù ha peccato di leggerezza quando nessuno fra Krafth e Verdi si è occupato del numero 92 capitolino. Contro i biancocelesti discorso similare: Milinkovic-Savic segna grazie ad un errore madornale di De Maio, mentre Mirante sbaglia la scelta e subisce goal, complice la fortissima pressione sulla difesa. Discorso per certi aspetti analogo quello di Bergamo: la rete atalantina nasce da un rimpallo fortunoso, ma resta il fatto che Gonzalez fosse girato dalla parte opposta, incapace quindi di intervenire efficacemente. La domanda sorge spontanea: demeriti di una difesa che si è spesso dovuta reinventare fra infortuni e squalifiche, oppure merito degli attacchi eccellenti come quelli di Roma e Lazio? Renzo Ulivieri ha la risposta: <<Teniamo conto che gli attaccanti di cui parliamo sono tutti grandi giocatori, dunque non ci si può preoccupare se prendi un goal dalla Roma o dall’Atalanta. Quest’anno il Bologna mi sembra una squadra con personalità e molto determinata. Anche in difesa non ha grossi squilibri, ma è chiaro che con i grandi giocatori i rischi sono dietro l’angolo.>> A rimarcare ed approfondire ulteriormente il tema ci pensa l’ex difensore rossoblù Gianluca Luppi: <<Parlando dell’errore con la Lazio, mi è stato subito chiaro che in quell’occasione hanno guardato tutti la palla e non gli avversari. Un errore macroscopico ma che vediamo spesso sui nostri campi. Sui calci da fermo invece, ora sono in diversi che marcano a zona. Io sinceramente non lo farei mai, ma alcuni lo preferiscono.>>

Fonte dell’articolo: Stadio

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