Calcio
Il punto sulla serie A – XXXV giornata – 26 apr
A duecentosettanta minuti dal termine la Juventus è Campione d’Italia 2015/2016.
Questo il primo verdetto inesorabile che la 35esima giornata del massimo campionato nostrano ha decretato.
Con il racconto partiamo da sabato quando l’Inter con il ritorno al gol di Jo Jo Jovetic ha steso l’Udinese a San Siro, proseguendo nel cammino altalenante di queste ultime settimane. Nel lunch match il Palermo vince in ciociaria aggrappandosi ancora alle speranze di salvezza, sfida queste che nelle ultime tre gare regalerà in assoluto un po’ di suspense.
L’Atalanta con Borriello si regala la permanenza in serie A sconfiggendo il Chievo. Ma arriviamo al Bologna che con il Genoa torna alla vittoria con un Brienza super, tre punti importanti che fanno salire la squadra a quota quaranta punti. Non si può parlare di problemi dimenticati, ma un buon segnale dopo alcune settimane era necessario; rimane, tuttavia, la rabbia per una squadra che quando è concentrata ha la possibilità di fare davvero bene, ma che ha una fragilità che ha bisogno di essere curata.
Passo avanti anche della Sampdoria che si appaia ai rossoblù sconfiggendo la Lazio, il Sassuolo vince a Torino e sale in zona altissima di classifica.
Lassù la Juventus vince a Firenze con l’ennesima prestazione di forza e volontà, con la fortuna che aiuta gli audaci e un Buffon in stato di grazia. Tre punti che alla luce della sconfitta del Napoli a Roma significano quinto scudetto consecutivo e secondo dell’era Allegri. Si potrebbe scrivere ad oltranza di una stagione bianconera epica, basterebbe rileggere quello che scrivevamo in Ottobre per capirlo.
Certo è che se anche con una partenza ad handicap le avversarie neppure quest’anno sono state capaci di aggauantare i bianconeri ci sarà bisogno di riflettere e tanto su come dare filo da torcere almeno nelle prossime stagioni.
Un gol di Nainggolan stende il Napoli facendolo crollare a meno dodici dai neo Campioni d’Italia. Ora la distanza con i giallorossi è risibile e si può accendere una sfida avvincente, anche se solamente per il secondo posto.
Altro tracollo poi per il Milan, che perde anche a Verona dopo l’ennesimo vantaggio sprecato. Non è da oggi che lo scrivo, ma non era poi solo colpa del sergente Mihajlovic se i rossoneri affogavano. Anzi l’allenatore aveva fatto quasi i miracoli con un capitale sportivo non all’altezza, che la società per l’ennesima annata ha mal confezionato.
Lotta con noi il Carpi di Castori che batte l’Empoli e sale a 35 punti (quart’ultimo posto) in attesa di una fine campionato tutta da giocare e da decidere.
È questa la serie A signori e signore, forse non sarà il massimo, ma è quello che abbiamo e che probabilmente in fin dei conti ci meritiamo.
Il Direttore
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