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Calcio

Il punto sulla serie A – XXXII giornata – 12 apr

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scudetto

Eccoci ad analizzare il campionato di serie A a meno di seicento minuti dalla fine.

Una stagione ricca di spunti di riflessione, questa che precede campionati europei con un ct già dimissionario, caso assolutamente anomalo nel nostro Belpaese,

Certamente basse le aspettative per una nazionale che deve fare i conti con tutte le problematiche di cui si parla da tempo ma a cui nessuno pare riesca a porre un vero rimedio o trovare una cura.

A parte ciò possiamo dirlo che almeno non è un campionato che si è chiuso troppo presto come capitava da alcune stagioni a questa parte, da quando cioè il predominio nerazzurro post Calciopoli e il quadriennio bianconero hanno spesso ucciso lo spettacolo.

Analizziamo i fatti accaduti nel solito spezzatino di serie A, iniziato sabato con la vittoria dell’Inter con uno sfortunatissimo Frosinone.

Bastano il gol di Icardi (e i legni) a far annegare in acque sempre più pericolose la squadra ciociara, il Chievo sconfiggere il Carpi (che dimostra comunque carattere) e il Genoa portare a casa una vittoria al Mapei Stadium.

In serata poi la Juventus espugna anche San Siro compiendo un passo forse decisivo nella lotta scudetto. Non era un brutto Milan quello di sabato sera, che ha messo paura ai bianconeri che comunque in una serata di grazia assoluta del loro portierone senza essere irresistibili come in altre occasioni, grazie ad un gol rimbalzato di Paul Pogba prendono tre punti forse fondamentali in questa stagione toccando una serie positiva da oltre venti partite.

Inutile però fare processi all’allenatore rossonero (esonerato in queste ore), quanto più a pagare dovrebbe essere una dirigenza  che ha azzeccato ben poche scelte. Fanno male anche i tifosi a fischiare Massimiliano Allegri, che ha avuto la bravura (e fortuna rispetto al collega serbo) di avere una squadra che a confronto di questa poteva sembrare un “dream team”. E’ del tecnico toscano l’ultimo scudetto rossonero, prima della svendita totale e di un mai eseguito ricambio generazionale adeguato al blasone che una squadra come il Milan meriterebbe.

Nota positiva la serata positiva di Mario Balotelli, chiamato all’ultimo esame prima del giudizio, probabilmente.

La domenica si è poi aperta con la vittoria dell’Empoli contro una Fiorentina ormai arresasi dopo una metà campionato davvero scoppiettante e promettente.

Il Napoli rimane a sei lunghezze dalla Juve vincendo contro il Verona nonostante le pesanti assenze, dando un segnale anche all’arrembante Roma che nel posticipo del Monday Night affronta il Bologna.

Vince anche la Sampdoria con l’Udinese (punti che aiutano in chiave salvezza) e rialzano la testa Torino (contro gli orobici nerazzurri) e la Lazio contro il Palermo.

Allo scempio dei tifosi rosanero si aggiunge l’ennesimo show di Zamparini che esonera nuovamente il proprio tecnico.

Situazione imbarazzante quella dei siciliani, a meno sei punti dalla quintultima Udinese e appaiati al Carpi.

Dicevo prima dell’appuntamento serale del lunedì con il Bologna all’Olimpico contro la squadra probabilmente più in forma del campionato.

Partita viva, che vede finalmente una formazione rossoblù non più sulle gambe, non possono però essere solo gli stimoli nel giocare i match con le big a dare al Bologna quella spinta che sembrava ormai sopita. Sta di fatto comunque che la squadra di Donadoni fermano la rincorsa della Roma che si ferma ai tre legni di Salah e alle parate di Mirante.

Tornando in casa rossoblù prova del nove la giornata numero 33 quando il Bfc alle tre di sabato prossimo incontrerà il Torino al Dall’Ara.

Buon campionato!

Il Direttore

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