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Calcio

Bologna Champions League: #Sin sacrifiz, no hay gloria: i Galacticos (Ottavo capitolo con Video)- 13 apr

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Era inevitabile. Lo sapevano tutti, lui compreso. La sua posizione era ormai diventata troppo scomoda, troppo ingombrante per non prendere provvedimenti, sofferti, non condivisibili dal gruppo ma necessari. Troppi punti erano andati persi: anzi, troppi erano i punti che non eravamo stati in grado di guadagnare e tener stretti, di strappare con le unghie agli avversari. Per questo avevamo bisogno di una svolta, da qui alla fine. Marco stava riguardando gli schemi, le tabelle, le cifre per l’ennesima volta, quasi a tentare di convincersi che era stata presa la decisione giusta. Da uomo di calcio non aveva bisogno di conferme, sapeva che il bene della società e della squadra veniva prima di tutto e in questo momento ciò passava da quest’unica decisione, sbagliata forse solo nei tempi. Si chiude un ciclo, se ne apre un altro, questo è il gioco, pensó. 
Piegò i fogli e li rimise nel cassetto, si alzò e si avvió verso la porta. Voleva assistere all’allenamento guidato da mister Colucci, ma soprattutto voleva vedere la reazione della squadra in campo. Sperava di vedere una scossa, come se l’esonero fosse la scintilla della consapevolezza. Ogni volta che a lui era capitato di vivere un avvicendamento in panchina, si era sentito terribilmente in colpa, perché ciò significava che anche lui, tra gli altri, aveva in qualche modo reso al di sotto delle aspettative o al di sotto del necessario. A pagare era stato il mister, ma siamo noi giocatori ad andare in campo, pensò fra se e se, e spero che i ragazzi lo capiscano. 
Dopo la rumorosa caduta di Frosinone e i successivi due pareggi con Avellino e Pro Vercelli, l’attenzione si era focalizzata tutta sul cambio in panchina, perdendo di vista un’altra tappa importante della stagione, la partita di Coppa. Da lì a poche ore infatti, con Delio Rossi in panchina, il Bologna doveva affrontare i Blancos, questa volta in casa. Una buona occasione per dare il benvenuto al mister, pensò Marco.
Nonostante siamo partiti benissimo in Champions non dobbiamo assolutamente rilassarci, il Real può contare su giocatori dal tasso tecnico mostruoso, noi dobbiamo puntare tutto sull’entusiasmo che porterà Rossi. 
Un cambio di marcia era necessario, a partire da subito. Gli obiettivi erano ancora alla loro portata, dovevano crederci. Fino alla Fine.


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