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Calcio

Bologna Champions League: #Assalto alle Guardie Svizzere (Quinto capitolo con Video)- 1 mar

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Prosegue la cavalcata in Europa del Bologna, alla conquista della Champions League: è il turno del Basilea di Paulo Sosa.


Un motivo in più per dare sempre il massimo. Nessuna sorpresa negli occhi del mister quando Pantaleo gli comunicó la conferma della penalizzazione, nessuno si aspettava uno sviluppo diverso. L’eredità della passata gestione societaria rischiava di complicare i piani di risalita nella massima serie, ma non era che un piccolo ostacolo, una buca in un sentiero già tracciato. Con un organico di quel calibro, soprattutto dopo il mercato di riparazione, nulla poteva o doveva spaventare mister Lopez: chi poteva vantare, tra le inseguitrici, l’ormai ex capitano di una squadra che punta all’Europa? Quale allenatore disponeva degli ultimi 3 capocannonieri della serie cadetta, con un potenziale di 70 gol a stagione? Nessuno. Non era un caso che tra gli addetti ai lavori il Bologna venisse considerato come la squadra, sulla carta, più forte della categoria. Il suo compito era trasformare quel “sulla carta” in “sul campo”. Tutti si aspettavano grandi cose, non poteva deludere le aspettative, con l’aiuto dei suoi ragazzi sapeva che non sarebbe successo.Bisogna tornare a vincere e convincere, a partire dalla prossima partita, pensó il mister. “Diego, come pensi di affrontare il Basilea? Sono una squadra molto interessante, non bisogna sottovalutarli.” disse Pantaleo.”Giusto. Sosa può contare su giovani interessanti, Embolo ad esempio è da tenere d’occhio.” aggiunse Marco, unitosi ai due dopo aver comunicato la conferma della penalizzazione alla squadra. “Ho qualche piccolo dubbio su chi giocherà in attacco, qualche piccolo dettaglio che limeró durante l’allenamento di oggi”. “Diego, è inutile girarci ancora intorno: Franco merita spazio. É nettamente il più in forma tra i centrocampisti in rosa, non può guardare la partita dalla panchina.” Marco sapeva quello che diceva. Da grande giocatore quale era stato fino a qualche mese prima, capiva l’importanza di un centrocampo in forma, che desse intensità e qualità per supportare entrambe le fasi di gioco. In un reparto che nelle recenti uscite aveva fatto molta fatica a creare gioco, Zuculini non poteva stare a sedere.”Non starà a sedere, ma ancora non dite ancora nulla ai ragazzi, voglio che si allenino tutti al massimo.”


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