Basket
Esordio vittorioso per la Virtus Segafredo all’Intercontinentale: 75 – 57 al San Lorenzo de Almagro
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – SAN LORENZO DE ALMAGRO 75 – 57 (23-10; 31-27; 52-42)
Virtus Segafredo: Gaines 3, Marble 9, Pajola 4, Baldi Rossi 5, Markovic 9, Ricci 10, Delia 2, Cournooh, Hunter 16, Weems 9, Nikolic, Gamble 8. All. Djordjevic
San Lorenzo: Caffaro 1, Tucker 16, Williams, Mata 4, Aguirre, Gonzalez 10, Fjellerup 8, Vildoza 10, Batista 4, Pinero 3, Geramipoor 1. All. Garcia
Arbitri: Vazquez (Porto Rico), Kallio (Canada), Kozlovskis (Lettonia)
Tiri liberi: BO 11/19; SL 16/22
Falli: BO 19; SL 22
Rimbalzi: BO 45; SL 33
Tiri da 2: BO 20/42; SL 13/39
Tiri da 3: BO 8/20; SL 5/18
San Cristobal de la Laguna, Santiago Martin Arena: nomi esotici, in certa misura, ove è ambientata l’International Cup FIBA 2020 che vede questa sera la Virtus Segafredo Bologna impegnata in semifinale contro gli argentini del San Lorenzo de Almagro, nelle cui fila milita una vecchia conoscenza, l’esperto Esteban Batista, ex NBA, ex Maccabi, ma soprattutto ex Milano e Venezia, nei nostri ricordi. La partecipazione alla manifestazione giunge in un momento complicato per le V Nere, nel mese decisivo per la prosecuzione in Eurocup e delle finali di Coppa Italia, ma troppo importante era mantenere buoni rapporti con la FIBA e comunque è sportivamente interessante provare a portare a casa un trofeo unico nel suo genere e che la Virtus non ha ancora in bacheca. La Segafredo arriva con le ossa rotte dopo la sconfitta casalinga col Partizan? Lo scopriremo solo vedendola sul parquet, intanto si registra il fatto che questa sera il turn over, reso obbligato dal fatto che le regole FIBA concedono solo sette stranieri, ha condotto in tribuna Santeodosic, (girano voci su un possibile piccolo infortunio). Prova interessante, dunque, anche per constatare come reagirà la squadra a questa assenza, quanto, cioè, saprà comunque affilare i propri artigli.
Il quintetto iniziale Virtus vede Markovic, Marble, Weems,, Ricci e Gamble; San Lorenzo risponde con Aguirre, Tucker, Mata, Pinero ed Esteban. Il primo a segnare è proprio Batista, che impone subito la propria presenza. In attacco i bolognesi non sembrano in gran vena, in difesa Marble si esibisce in una stoppatona a Tucker. Due minuti e mezzo per portare a segno Weems, poi Tucker e Ricci “triplano”, ma il gioco non decolla, per quanto i bolognesi inizino a mitragliare a ripetizione costringendo Garcia al time out (14-5 dopo poco meno di 5’). Le cose non cambiano sostanzialmente per un altro po’, poi iniziano i cambi e, notiziona, finalmente torna sul parquet Frank Gaines. Il primo quarto termina 23-10, ma bisognerà non cadere nella trappola di ritenere l’incontro una semplice formalità.
Gli argentini continuano a fare fatica, i bolognesi tendono così ad addormentarsi e Djordjevic li convoca in una sospensione dopo 2’. Alla ripresa Hunter si infortuna leggermente stoppando Batista, che per ora è tenuto assai bene dalla difesa virtussina. Di là, Tucker cerca di chiamare i suoi a una riscossa, visto che la Segafredo non la mette più (parziale di 4-7 al time out di Garcia a inizio 18°). Fatto sta che l’americano del San Lorenzo poco dopo con un tiro da quattro porta i suoi sul -4, 27-23. Il parziale diventa 4-16 con la tripla di Pinero del -1, distruggendo definitivamente il lavoro bolognese della prima frazione. Batista manca il sorpasso, Gamble in lunetta fa due su due, Mendoza solo uno su due e Markovic fissa il punteggio sul 31-27.
Alla ripresa san Lorenzo senza Batista, Weems e Markovic ridanno un significativo +7, gli argentini sparano senza costrutto da distanze siderali e Garcia ferma tutto sul parziale divenuto 39-28. San Lorenzo è in bonus falli dopo 4’, raggiunto un minuto dopo dai bolognesi, a sottolineare un più severo metro arbitrale. La partita prende peraltro poco alla volta una vita nuova, con un basket leggermente più produttivo; una prova di fuga dei bolognesi viene in parte rintuzzata dagli argentini, all’ultima sosta è +10, 52-42.
Due triple (Baldi Rossi e Marble) dopo un gran giro palla lanciano al +16 la Segafredo in avvio quarto quarto. Garcia stoppa il gioco, ma Hunter scrive a referto un’altra, splendida tripla. È il via definitivo per la Segafredo, che Markovic porta al +21 al 33’ (67-46). La prestazione dei bolognesi rimane tutt’altro che eccelsa, ma tanto è bastato per conquistare una finale che proporrà ben altri temi agonistici. La vincente tra Tenerife e Rio Grande Valley Vipers sarà avversario di spessore decisamente più profondo. Confortante è aver trovato una Virtus che non parrebbe aver subito contraccolpi dopo la sconfitta casalinga col Partizan, benché tanti difetti siano riemersi. Ma la situazione è al limite, in certe situazioni fondamentale è vincere. Così è stato: 75-57. Appuntamento domenica, alle 20,00, per la finale, primo appuntamento clou della stagione.
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