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Il Resto del carlino – Da Mancini a Colomba e Pecci: quanti debutti con il botto

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La prima volta è sempre indimenticabile, e c’è chi riesce anche a strafare. C’è chi, al debutto, riuscì a servire l’assist per il gol vittoria a Beppe Savoldi, chiedere di Giuliano Fiorini, c’è chi riuscì a segnare al Milan, come Stefano Chiodi e chi strappò un pari alla Juventus (Eraldo Pecci e Franco Colomba); parlando di tempi più recenti chi si ricorda della doppietta di Laxalt in un Bologna Milan finito poi 3-3?

Sabato scorso è toccato al giovane Andri Baldursson fare il primo bagno nelle acque del calcio di Serie A e nel suo piccolo ha aiutato a cambiare la partita, ma un posto nella storia rossoblù lo conquisterà solo se sarà in grado di mantenere la splendida promessa fatta contro l’Udinese.

 

Emergenza fa spesso rima con intelligenza, quella degli allenatori. Come quando, nel 1975, Fausto Landini fece posto ad un giovane diciottenne, quel Fausto Fiorini che la buttò in mezzo per la zuccata decisiva di Beppegol (Savoldi), in panchina c’era Pesaola, lo stesso che lanciò la coppia Pecci-Colomba contro la Juventus. Allenatori lungimiranti come Tarcisio Burgnich che nel 1981 tolse proprio Fiorini per un sedicenne che ha fatto poi la storia, un tale Roberto Mancini

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