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Il Resto del Carlino – Calcio, è corsa contro il tempo

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Nonostante il nuovo Coronavirus continui a piegare i sistemi sanitari nazionali di tutti i paesi del mondo e costringa gli Stati a compiere enormi sforzi economici per far fronte all’emergenza sanitaria, il calcio, nonostante sia fermo in questo periodo, non ha intenzione di uscire sconfitto da questa lotta, riprendendo il suo naturale svolgimento a partire dal 30 maggio e concludendosi in piena estate, il 15 luglio, beneficiando così del rinvio di Euro2020. Un vero e proprio tour de force che sottoporrà le squadre impegnate nelle Coppe Europee ad ulteriori sacrifici, visto e considerato che, dopo il 15 luglio, riprenderanno l’Europa League e la Champions League con le finali previste in agosto. Scelta che appare comunque bizzarra, visto che proprio ieri Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale, ha rinviato le Olimpiadi di Tokyo, inizialmente previste a luglio e ad agosto, all’estate del 2021. Inoltre, Marco Sportiello, secondo portiere dell’Atalanta, è risultato positivo al Covid-19, con ogni probabilità contratto durante la trasferta di Valencia. 

Nella giornata di ieri, il presidente della FIGC Gabriele Gravina, si è confrontato con le tre Leghe per discutere il pacchetto delle proposte da sottoporre al Governo una volta archiviata l’emergenza. Tantissime le questioni in ballo tra cui: sgravi fiscali, ammortamenti, crediti agevolati con le banche, un nuovo Totocalcio, la deroga al Decreto Dignità per quanto riguarda le sponsorizzazioni delle scommesse, l’esenzione Ires, le agevolazioni Irap. Oltre a queste si aggiungono delle iniziative autonome della FIGC: il prolungamento della fine di questa stagione a dopo il 30 giugno, il rinvio degli oneri fiscali, contributivi e assicurativi e degli adempimenti Covisoc (commissione preposta al monitoraggio della situazione economico-finanziaria delle società calcistiche). Gravina ha infine ribadito come la priorità in questo momento sia la mancanza di liquidità dei club e, conseguentemente, la necessità di sospendere o tagliare gli stipendi (con i giocatori di varie società che hanno già dato la loro disponibilità) e il congelamento degli oneri fiscali. 

Fonte: Paolo Franci – Il Resto del Carlino 

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