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Alé Bulåggna – L’è com al can ed San Rocch

La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. Oggi si parla di un Santo e della sua iconografia…

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Con il modo di dire di oggi ci avviciniamo alla sfera religiosa, seppur restando comunque nel nostro campo d’indagine ovvero quello di andare a proporre alcuni detti del nostro dialetto per fare in modo che non vengano persi. La frase odierna infatti tira in ballo San Rocco ed il suo inseparabile cane, sempre presente nell’iconografia del Santo francese.

L’è com al can ed San Rocch

La frase testualmente significa “è come il cane di San Rocco”, il che vuole dire essere un compagno inseparabile proprio come lo è il cane per il Santo.
Serve una breve spiegazione per quelli meno preparati. Nativo di Montpellier, San Rocco si incamminò verso Roma dopo aver venduto tutti i suoi beni ed attraversò Francia ed Italia curando e confortando i malati (di peste e non solo).

Oltre ad essere protettore dei malati, San Rocco è anche il protettore dei cani, perché fu proprio questo tipo di quadrupede a salvarlo mentre giaceva moribondo, portandogli ogni giorno del pane rubato alla mensa del proprio padrone. Nonostante le notizie sulla sua vita siano poche e imprecise, è uno dei Santi più amati e popolari proprio per la sua vita spesa a conforto dei malati.

Tornando quindi alla nostra frase e ad un suo utilizzo decisamente più profano, essa viene utilizzata per indicare il compagno indivisibile di qualcuno. All’interno dello mondo calcistico, potremmo dire che i tifosi che sono presenti ogni domenica, in casa o in trasferta, e che macinano chilometri per supportare il Bologna, sono per i giocatori “com al can ed San Rocch”, ovvero sono i compagni indivisibili della squadra, ma non solo.

Sono proprio i tifosi che si prendono cura quotidianamente nella buona ma soprattutto nella cattiva sorte della squadra, proprio come il cane fece con San Rocco.

In modo scherzoso potremmo poi anche dire che per alcuni giocatori, anche il cartellino giallo sia “com al can ed San Rocch”, visto che ad ogni partita riescono a far segnare il proprio nome proprio su quell’oggetto plastificato…

A questo link trovate tutti gli altri modi di dire della rubrica.

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