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3 Giugno 2005: trionfo Virtus che torna in serie A1

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Nel 2001 il Grande Slam, nel 2002 la quinta finale europea consecutiva, nel 2003 la perdita dell’affiliazione, un fallimento evitato e l’identificazione in Castel Maggiore, sapientemente sponsorizzato Futurvirtus, in attesa dell’arrivo di Carisbo come sponsor. I tifosi si affezionarono a questa squadra, scelsero questa Virtus e non la 1934 creata in fretta e furia e che faceva la B1 per meriti sportivi, quando invece era appena nata. Una promozione sfumata nella finale dei playoff, con Bucci in panchina, poi anche la FIP riconobbe in questa squadra che aveva sfiorato la promozione la continuità con il passato, accettando la fusione tra Virtus e Castel Maggiore. Nel frullatore di sensazioni che accompagnano questo viaggio sulle montagne russe la squadra era però ancora in A2.  Con Consolini a guidarla, la squadra giunge seconda dietro all’Orlandina, che quindi va diretta in A1, mentre le V nere per fare analogo salto devono vincere i playoff. Nei quarti contro Caserta due nette vittorie casalinghe, la sconfitta in gara tre in Campania, poi la vittoria nella quarta partita ancora in trasferta, sofferta ma utile ad evitare la bella a Casalecchio. Stesso andamento nella semifinale con Scafati: gara due in casa però è molto più combattuta e in gara quattro Bologna prevale solo dopo un supplementare. Finale contro Montegranaro, 73 a 65 e poi addirittura 78 a 47 nelle due gare casalinghe, poi, il 3 giugno 2005, gara tre a Porto San Giorgio, vincere significherebbe promozione. Brewer apre le danze con i primi cinque punti: un libero, il canestro dopo il rimbalzo d’attacco sul secondo tiro dalla lunetta sbagliato, poi canestro in entrata; ancora nessuno sa che sarà lui stesso anche a chiuderle. I parziali del primo periodo sono eloquenti e indicano un dominio bianconero, 2 a 11 poi 4 a 15, leggermente limato al primo intervallo, 8 a 18. La Premiata torna a meno cinque, poi Bologna allunga fino a più 14, ma all’intervallo sono nove i punti che dividono le squadre, 31 a 40. Il vantaggio bianconero sembra stabilizzarsi e al 30′ il punteggio è 51 a 59. L’ultimo quarto si apre con un 6 a 0 che rimette quasi in equilibrio le due formazioni, 57 a 59. Una tripla di Davison e un gioco da quattro punti di Guyton contribuiscono a riportare a più nove le V nere al 34′. Montegranaro ci prova ancora, ma Brewer segna il più sei a 3′. A 1’20” la Virtus è ancora a più cinque, ma Childress con due liberi riporta i suoi vicinissimi, 73 a 72  a 55 secondi. Errore di Brewer, stoppata di Davison a 19″ su Tyler, e ancora 9″ per il tiro della Premiata. A 13″ quinto fallo fischiato a Casoli, ma Tyler in lunetta segna solo il secondo libero, prima parità della gara dopo lo 0 a 0 iniziale. Ultimo tiro Virtus, lo prende Brewer in entrata, Childress prova l’ultimo tentativo ma non va e per la Virtus è il ritorno in A1. Può esplodere la gioia e iniziare la festa che si protrarrà fino alle prime ore del 4 giugno. Brewer in copertina, 22 punti e il canestro vincente, 17 per Guyton e Davison, ma ecco il tabellino completo della Virtus:

Flamini 8, Brewer 22, Davison 17, Boni 4, Maestrello, Giovacchini 0, Casoli 4, Podestà, Pelussi 3, Guyton 17.

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