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Calcio

Road to Brazil 2014: la Tricolòr ai raggi X – 6 feb

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I bookmaker parlano chiaro: ai Mondiali saranno le due rappresentanti del Vecchio Continente a dominare nel Gruppo E, che vedrà, nell’ordine, Francia e Svizzera staccare il pass per gli Ottavi. Mentre l’Honduras difficilmente riuscirà a sovvertire il pronostico, i bastoni tra le ruote di transalpini e rossocrociati potrebbe metterli l’ultima squadra impegnata in questo girone: l’Ecuador.

Qualificatisi come quarti nel gruppo sudamericano, a meno tre lunghezze dal Cile di Sanchez e Vidal e con gli stessi punti (25) del ben più blasonato Uruguay, i ragazzi di Reinaldo Rueda (CT dal 2010) si recheranno in Brasile con l’obiettivo minimo di replicare quanto fatto di buono al Mondiale tedesco del 2006, quando trascinarono la propria nazionale agli ottavi di finale per la prima volta nella sua storia. In quell’occasione, a spegnere i sogni degli ecuadoregni fu  David Beckham, autore della rete che sancì il passaggio dell’Inghilterra ai quarti e la conseguente eliminazione della nazionale sudamericana.

Si trattò del primo ed ultimo exploit dell’Ecuador in una Coppa del Mondo. La squadra, infatti, non riuscirà a qualificarsi per la rassegna iridata di Sudafrica 2010, chiudendo sesta ad un solo punto dalla zona play-off.

Della compagine che nel 2006 stupì tifosi e addetti ai lavori faceva parte anche Christian Benítez, attaccante tecnico e sgusciante che grazie ai ventiquattro gol messi a segno in cinquantotto presenze è al terzo posto nella classifica dei bomber ecuadoregni di tutti i tempi.  Nelle qualificazioni ha contribuito con quattro reti, ma oggi la nazionale non può più contare su di lui; Benítez ha perso la vita a causa di un attacco cardiaco nel luglio 2013, a soli ventisette anni. In sua memoria l’Ecuador ha deciso di ritirare la maglia numero undici.

 

Lo zoccolo duro della Tricolór è costituito dalla folta schiera dei calciatori tesserati per la Liga Deportiva Universitaria de Quito, glorioso club ecuadoregno vincitore di una Copa Libertadores (la Champions League sudamericana) nel 2008 e di una Copa Sudamericana (l’equivalente dell’Europa League) l’anno successivo, nonché di dieci titoli nazionali. Nell’LDU Quito milita Alexander Domínguez, che proverà a sottrarre il posto al portiere titolare Máximo Banguera, ventottenne del Barcelona SC. Terzo sarà senz’altro Adrián Bone. Quest’ultimo difende i pali del Nacional, società che ha la peculiarità di annoverare in squadra esclusivamente atleti nati in Ecuador.

 

Wálter Ayoví è il nome che più degli altri spicca in difesa. Il terzino classe ’79, capace di disimpegnarsi egregiamente anche nel ruolo di esterno di centrocampo, vanta ottantasei presenze con la nazionale Tricolór, della quale difende i colori dal lontano 2001. Sua sarà la maglia numero dieci.

Le sorti difensive dell’Ecuador molto dipenderanno anche dallo stato di forma del centrale Frickson Erazo, fresco di trasferimento al Flamengo, e del terzino destro Juan Carlos Paredes, schierato in quattordici delle sedici gare di qualificazione; solo Erazo, Valencia e Ayoví sono scesi in campo più volte di lui. Non mancheranno all’appello neppure Jorge Guagua e Gabriel Achilier, compagni di squadra all’Emelec.

 

Capitano e uomo-simbolo della nazionale ecuadoregna è senza dubbio Antonio Valencia. Al Manchester United dal 2009, l’ala offensiva ex Wigan fa dell’esplosività la sua principale arma, puntualmente utilizzata per scardinare le arcigne difese della Premier. A 28 anni è giunto al culmine della sua maturazione calcistica e può regalarsi un Mondiale da assoluto protagonista, lui che già nel 2006 fu votato come uno dei migliori giovani della rassegna tedesca. Valencia non predicherà nel deserto. La mediana è infatti in buone mani grazie all’esperienza di Segundo Castillo (Al-Hilal) e, soprattutto, di Édison Méndez; sono addirittura centosette i gettoni messi insieme dall’ex Psv Eindhoven, oggi  all’LDU Quito. Occhio infine al centrocampista Christian Noboa, campione di Russia nel 2008 e nel 2009 con la casacca del Rubin Kazan ed attualmente in forza alla Dinamo Mosca. Classe 1985, Noboa è tra gli elementi più rappresentativi della nazionale Tricolór, nonché l’unico elemento della rosa a militare in un club europeo oltre al già citato Valencia e Renato Ibarra, brevilinea ala degli olandesi del Vitesse.

 

Anche Felipe Caicedo fino a poco tempo fa giocava in Europa. Questi è il bomber principe della nazionale ecuadoregna e i suoi quattordici sigilli personali (di cui la metà collezionati nelle qualificazioni) lo collocano al nono posto nella classifica dei bomber che vede in testa Augustín Delgado con trentuno centri. Centravanti poderoso (185 cm per 80 kg), Caicedo è il prototipo del calciatore giramondo, avendo vestito nel giro di otto anni le casacche di Basilea, Manchester City, Sporting Lisbona, Malaga, Levante, Lokomotiv Mosca ed Al-Jazira, club di Abu Dhabi allenato dal nostro Walter Zenga.

In Brasile daranno manforte a Caicedo la seconda punta classe ’89 Jefferson Montero e l’altro Ayoví, Jaime, voglioso di incrementare il personale bottino di otto gol con la Tricolor. Toccherà a questi ultimi caricarsi sulle spalle l’eredità del povero Benítez.

 

ECUADOR

 

ROSA DEI CONVOCABILI

 

PORTIERI: Máximo Banguera, Adrián Bone, Alexander Domínguez, Alexi Lemos.

 

DIFENSORI: Gabriel Achilier, Walter Ayovì, Óscar Bagüí, Elvis Bone, Jairo Campos, Luis Checa, Gabriel Corozo, Frickson Erazo, Jorge Guagua, Eduardo Morante, Juan Carlos Paredes, Cristian Ramírez.

 

CENTROCAMPISTI: Alex Bolaños, Segundo Castillo, Fernando Gaibor, Renato Ibarra, Henry Leòn, Fidél Martínez, Édison Méndez, Christian Noboa, Pedro Quiñónez , Joao Rojas, Luis Saritama, Antonio Valencia, Enner Valencia.

 

ATTACCANTI: Michael Arroyo, Jaime Ayoví, Felipe Caicedo, Joffre Guerrón, Fidel Martínez, Narciso Mina, Jefferson Montero, Junior Sornoza.

 

COMMISSARIO TECNICO

 

Reinaldo Rueda

 

STATISTICHE GIRONE DI QUALIFICAZIONE

 

Argentina (32), Colombia (30), Cile (28), Ecuador (25), Uruguay (25), Venezuela (20), Perù (15), Bolivia (12), Paraguay (12)

 

Saldo: 7 vittorie, 4 pareggi, 5 sconfitte.

Gol fatti: 20

Gol subiti: 16

Marcatori: Caicedo (7), Benítez (4), Castillo, Montero (3), Méndez, Rojas, J. Ayoví (1).

 

GIRONE MONDIALE

 

Gruppo E: Svizzera, Francia, Ecuador, Honduras

 

COMPETIZIONI INTERNAZIONALI

 

Mondiali: 1 Ottavo di finale (2006)

Copa América: 2 quarti posti (1959, 1993), 2 quinti posti (1939, 1941)

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