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Alé Bulåggna – Andèr int al balån ed Merîghi

La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. La frase di oggi è un modo interessante per dire che si è fallito il proprio obiettivo

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Quest’oggi nella nostra rubrica dialettale parliamo di due differenti modi di dire che derivano però dalle medesime situazioni accadute a cavallo tra fine 1800 ed inizio 1900, per opera del circense Giovanni Merighi, che si esibì in numerose città italiane in esercizi spericolati e spettacolari col proprio trapezio agganciato a delle mongolfiere. Solitamente gli esercizi riuscivano in maniera perfetta, ma come spesso accaede alla storia passò soprattutto il tentativo di gara acrobatica tra due mongolfiere che però non avvenne mai, poichè gli areostati presero fuoco nel delicato momento di riscaldamento dell’aria per l’iniziale gonfiamento.

Andèr int al balån ed Merîghi

Nacque così il detto “Andèr int al balån ed Merîghi”, traducibile letteralmente in italiano con la frase “andare nel pallone di Merighi”, e che in realtà significa fallire in quello che ci si era prefissati di fare, col chiaro riferimento all’incendio delle mongolfiere.

Spostandoci in ambito calcistico, potremmo dire che una squadra creata per puntare all’Europa che arrivi solamente a salvarsi “l’è andè int al balån ed Merîghi”. O ancora se il DS cerca per settimane di convincere un giocatore ad accettare un accordo che poi salta, potremmo dire che il nostro dirigente “l’è andè int al balån ed Merîghi”. O ancora l’accurata preparazione di una partita chiave “l’è andè int al balån ed Merîghi”, se poi l’incontro viene perso malamente.

A Merighi ed al suo pallone però, è legata anche un’altra frase, assai famosa anche in italiano e non solamente in dialetto petroniano: avere la testa che sembra un pallone, o andare nel pallone. In dialetto bolognese la frase si renderebbe “avair la tèsta ch’la pèr al balån ed Merìghi” (secondo il libro “Tizio, Caio e San Petronio” di Alberto Menarini), o anche più semplicemente “avair la tèsta ch’la pèr un balån”. Questo ovviamente significa, in bolognese così come in italiano, sentirsi intontiti, non essere al meglio di sè.

A questo link trovate tutte le frasi prese in esame dalla nostra rubrica dialettale bolognese.

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