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Oggi Compie 55 anni Riccardo Morandotti

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Riccardo Morandotti compie oggi cinquantacinque anni. Fu pedina fondamentale dei tre scudetti consecutivi degli anni ’90 e partecipò anche, seppure in maniera più marginale, all’Eurolega e allo scudetto del 1998, rientrato dopo aver trascorso una parte della stagione precedente in prestito a Varese. Ricky era già stato un elemento importantissimo della formazione bianconera nella stagione precedente all’inizio del trittico tricolore, quando le V nere sfiorarono l’accesso alla Final Four di Eurolega e alla finale scudetto: nella competizione europea furono sconfitte nella decisiva gara tre a Bologna dal Partizan che avrebbe poi vinto il titolo; in campionato persero alla bella delle semifinali dalla Scavolini Pesaro. Chissà cosa sarebbe, però, successo se Morandotti non avesse saltato tante partite (comprese quelle con il Partizan) nella fase cruciale di una stagione partita benissimo, fermato dai medici per un problema al cuore. Quando arrivò a Bologna, nel 1991, aveva già fatto vedere cose molto belle a Torino e a Verona con coach Bucci, ma alla Virtus diventò un giocatore fondamentale: il formidabile realizzatore cominciò ad affinare anche le qualità difensive. Ne venne fuori un giocatore totale, capace di francobollare temibili avversari, abile nel recuperare palloni e schizzare in contropiede, capace di sfruttare il suo tiro, ma anche di farsi largo, con la sua tecnica, anche sotto canestro. Possiamo anzi dire che la metamorfosi si ebbe dopo lo stop medico. Prima Riccardo aveva toccato quota venti punti realizzati nove volte in pochi mesi, dopo il rientro non raggiunse più quel traguardo, pur vestendo il bianconero per molte stagioni. Il suo massimo in maglia bianconera lo raggiunse con i ventisei punti segnati a Trieste, quando la Virtus vinse 86 a 84 il 3 novembre 1991: uno strepitoso Riccardo, pur acciaccato, risolse la gara segnando anche otto degli ultimi dieci punti bolognesi. Dopo l’uscita per falli di Binelli e Wennington, Morandotti andò a giocare vicino alle tacche ottenendo prima due canestri, poi guadagnandosi i falli che convertì nei punti decisivi dalla lunetta. Ottime anche le sue cifre, 9 su 12 da due, 1 su 2 da tre, 5 su 6 dalla linea del tiro libero, 4 rimbalzi, 5 recuperi e un assist.

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