Calcio
Remuntada? La storia dice sì! – 24 ott
Tre soli punti conquistati, nove reti all’attivo, ben ventidue subite (peggior difesa della Serie A) e, soprattutto, un eloquente zero nella casellina delle vittorie che comincia davvero e mettere i brividi. È questo il magro bottino del Bologna quando si è già superato un quinto del campionato 2013-2014. Una marcia finora stentata e sorniona, che le buone prestazioni contro Milan e Sassuolo non rendono certo meno amara. Sebbene i giochi siano appena iniziati ed il fantomatico dado sia lungi dall’essere tratto, è tuttavia sacrosanto ed assolutamente oggettivo ammettere che, se la squadra non inverte al più presto la rotta, le partite della stagione che verrà ce le gusteremo tutte al sabato pomeriggio.
In attesa che Diamanti e soci imbocchino finalmente la retta via, in tempi bui come questi fa bene al morale andare a pescare qualche precedente che possa regalare un pizzico di conforto e qualche speranza in più ad un ambiente non propriamente sereno.
Basta andare indietro di pochi anni, precisamente al campionato ’10-‘11. La squadra in questione è l’Udinese di Guidolin, capace di racimolare la miseria di un punto nei primi cinque turni, frutto di quattro k.o. e di uno striminzito pari a reti bianche in quel di Genova contro la Samp. Alla quarta giornata i bianconeri furono piegati anche dal Bologna, che al Dall’Ara reagì al gol del solito Di Natale con l’uno-due siglato Gimenez e capitan Di Vaio (sigh!). La stampa non esitò a parlare di rischio retrocessione per i friulani, che, contro ogni pronostico, a fine stagione si piazzarono addirittura quarti, al termine di un’irresistibile cavalcata che valse loro l’accesso al turno preliminare di Champions League.
Anche il Milan dello scorso anno, che pure concluse al terzo posto, ebbe un inizio alquanto singhiozzante, con sette punti (su ventiquattro disponibili) messi in cascina in otto giornate, e tre sconfitte su quattro gare disputate tra le mura amiche.
Una partenza da fare invidia, andando molto indietro nel tempo, a quella della stagione 1930-1931, nella quale i rossoneri si limitarono a due punticini conquistati in sei match; solo Livorno e Casale fecero peggio. Il Milan alla fine si salvò, chiudendo dodicesimo posto.
Un inizio sconvolgente toccò, sempre nello stesso campionato, anche ai cugini dell’Ambrosiana Inter. Nelle prime nove partite, l’unico momento di gloria per i nerazzurri di Giuseppe Meazza fu il successo per 5-1 sul malcapitato Casale. Per il resto quattro pareggi ed altrettante sconfitte, prima della risalita che comportò il quinto gradino del podio.
Di esempi più o meno recenti di remuntada la storia del calcio è piena, così come non sono pochi i casi in cui una buona partenza non è bastata a garantire la permanenza di una squadra nella massima serie. È accaduto tre stagioni fa alla Sampdoria, retrocessa a dispetto di un ottimo avvio, e l’anno scorso al Pescara, quindicesimo al termine del girone di andata ma scivolato in B dopo un ritorno da incubo.
È dunque appurato che la classifica può ancora stravolgersi, specialmente ora che la distanza tra le squadre è minima. Senza contare che, fino a maggio, passi falsi, prodezze, cali fisiologici ed imprevedibili stati di grazia saranno un po’ per tutti all’ordine del giorno. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti perché il campionato regali sorrisi anche al Bologna. Sperando che i rossoblù comincino a dargli una mano.
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