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Il Resto del Carlino – Fenomeno Sinner al Roland Garros. Come lui solo il giovane Nadal

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Paolo Bertolucci e Adriano Panatta erano stati gli ultimi due italiani, 47 anni fa, a partecipare ai quarti di finale di una stessa edizione del Roland Garros. Questo fino a ieri quando Martina Trevisan, l’outsider, e Jannik Sinner, il talentoso diciannovenne che al primo Roland Garros in carriera riesce ad arrivare la dove solo Nadal riuscì nel 2005, salvo poi riuscire addirittura a vincere quell’edizione, hanno deciso di emulare le due leggende del Tennis italiano.

Una sorpresa. Martina Trevisan, 27 anni, non aveva mai superato il primo turno di uno Slam. Un passato complicato, legato all’anoressia, l’aveva allontanata dal mondo del Tennis quando era 571°. Poi il ritorno sul campo, di grandi risultati nemmeno l’ombra, ma lei non si da per vinta e con volontà e sudore arriva al match di ieri, gli ottavi di finale del Roland Garros. Martina è la numero 159 al mondo, di fronte si trova la numero 8, l’olandese  Bertens, una che è già arrivata alle semifinali del torneo parigino e ai quarti di Wimbledon. La. Gara sembra scritta, ma il primo set va alla toscana: 6-4; il secondo set è una storia a parte, Martina si porta sul 3-0, il quarto punto è un’agonia e va alla Bertens che prende coraggio e recupera sullo 3-3. Il tracollo psicologico potrebbe essere servito, invece Martina scaccia via ogni pensiero negativo e vince per 6-4, qualificandosi per i quarti. Ora può pensare alla Sviatek che si presenta con ai quarti dopo aver battuto Simona Halep, la grande favorita del torneo, agli ottavi. Ma la Trevisan potrà affrontare il match di domani con la spensieratezza di chi ha tutto da guadagnare di un metro e sessanta che ha dimostrato un repertorio ben più completo di tante altre avversarie ben più affermate. Intanto in classifica virtuale ha fatto un bel balzo, ora si trova come minimo all’86° posto.

Un predestinato. Ci sono voluti 4 set invece per l’azzuro Janik Sinner, classe 2001 ma già numero 75 al mondo, per battere il numero 7 Zverev. Janik non è un nome nuovo della terra battuta, è ormai un anno che i più grandi esperti di tennis mondiale ne predicono un futuro radioso da top ten. Nella partita di ieri, nonostante il risultato, ha comandato sempre lui: 6-3, 6-3, 4-6, 6-3. L’unica difficoltà il diciannovenne l’ha avuta sul terzo set, ma quando Zverev sembrava potersi portare in parità, Jannik ha sfornato un break 3-0 fatale per l’avversario. Ed ora tocca a Nadal, che nelle 4 partite che lo hanno portato fin qui ha perso solo 23 game e nessun set, ma Janik ha le idee chiare: «se comanda lui non avrò scampo, non potrò giocare con il freno tirato»

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