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Bella vittoria della Fortitudo Lavoropiù a Varese: 79-67 contro la Openjobmetis

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OPENJOBMETIS VARESE – FORTITUDO LAVOROPIU’ BOLOGNA  67 – 79     (26-19; 38-39; 46-61)

Openjobmetis: Beane 4, Scola 19, De Nicolao 5, Jakovics 2, Ruzzier 6, Strautins 12, Egbunu 4, De Vico 3, Ferrero, Douglas 12, Virginio n.e. All. Bulleri

Fortitudo Lavoropiù: Banks 18, Aradori 15, Pavani n.e., Saunders 15, Hunt 10, Fantinelli 8, Baldasso 7, Cusin 4, Withers 2, Totè n.e., Sabatini n.e.. All. Dalmonte

Arbtri: Lo Guzzo, Attard, Pepponi

Tiri liberi: VA 10/18; BO 17/22

Falli:  VA 22 BO 19

Rimbalzi:  VA  37; BO 36

Tiri da 2:  VA  12/19; BO 25/33

Tiri da 3:  VA 11/36; BO 4/22

Il recupero tra Fortitudo e Varese, giocato nel pomeriggio della finale delle Final8, si ammanta di un poco di tristezza, se si pensa alla storia delle due squadre escluse dalle finali di Coppa Italia, ma in palio c’è comunque qualcosa di importante, la permanenza in serie A, per cui la partita assume un interesse di tutto rispetto anche oggi. E il finale, che sa molto di bastonatura pe ri lombardi ed è una bella boccata d’ossigeno per gli emiliani, assume un valore non irrilevante.

Partono in quintetto per la Fortitudo Fantinelli, Banks, Saunders, Withers e Hunt. Per i padroni di casa invece Ruzzier, Douglas, Strautins, De Vico e Scola. Sblocca subito Banks dalla media; replica immediatamente Douglas per i lombardi, che in verità paiono più concentrati in questo avvio. Dopo tre minuti e mezzo infatti la panchina biancoblu deve chiamare un time out, con Varese avanti di 8, 12-4. Il pericolo n.1 è già Scola, in doppia cifra in un amen; i bolognesi invece si stanno spartendo le finalizzazioni con più “democrazia” e la cosa sembra pagare, perché Bologna riesce a tornare a un -5 che preoccupa Bulleri, anche perché adesso la Fortitudo sta giocando meglio, sebbene non prevalga nel punteggio, più che altro perché Aradori e compagni falliscono troppi tiri aperti da tre: 0 su 6 nel primo quarto, finito 26-19.

Come esce Scola Varese torna sulla terra: segna solo due punti nei primi tre minuti del secondo quarto, così la tripla di Baldasso dà il vantaggio ai bolognesi: 28-29. L’azione difensiva della giornata è probabilmente la stoppatona che Hunt rifila a Strautins, frontalmente, verso metà periodo, con le due squadre ora che giocano punto a punto, commettendo qualche boiata sesquipedale alternata a giocate anche belle, con la sirena di metà partita che suona sul 38-39. In pratica, ai lombardi sono stati concessi, in questa frazione, solo 12 punti, un terzo preciso di quelli del primo quarto, a dimostrazione del fatto che Dalmonte deve essere riuscito a convincere i suoi su quale sia la strada giusta per portare a casa il risultato.

Durante l’intervallo sembra che ai varesini abbiano rubato il talento, come in Space Jam, cosicché la Fortitudo rientra con un parziale di 0-13 che chiede quattro minuti e mezzo per essere fermato dalla tripla di Strautins. Per la Effe è un peccato non riuscire a chiudere qui la partita per qualche sciocchezza di troppo commessa in attacco che le impedisce di tesaurizzare il dominio sul campo; tuttavia, all’ultima sosta Bologna è avanti di 15, 46-61, con i lombardi in totale confusione, in particolare in attacco: 26 punti nel primo quarto, 20 complessivi nei due successivi.

Ci crede ancora, Varese? Egbunu prova a dire di sì, con una schiacciatona a inizio ultimo quarto, una stoppatona su Baldasso poco dopo (qualche dubbio sulla sua regolarità), ma i suoi compagni non ne imitano la foga agonistica, arrivando a subire pure i movimenti al ralenty di Aradori, che impreziosisce in questa fase il proprio tabellino personale e dà una mano significativa a tenere distanti nel punteggio gli avversari. I quali continuano a sprecare i numeri atletici di Egbunu con errori da campetto, eppure potrebbero ancora giocarsela, quando a tre minuti dalla fine tornano a -11. Ma Banks non è d’accordo e mette la tripla che in pratica chiude la partita. Solo schermaglie, fino alla sirena: 67-79   è il risultato finale, che ribalta il -5 dell’andata e tiene Varese a -4, ma è come fosse a -6. Con Banks, a nostro parere, mvp, una Fortitudo più risoluta ha avuto così la meglio di una Openjobmetis spentasi dopo un avvio al fulmicotone. La Fortitudo non vinceva a Varese dal 2005, con meriti e demeriti, questa sera, che sono probabilmente da dividere al 50% tra le due squadre

 

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