Basket
Tra Virtus Segafredo e Varese non c’è partita: 85-76, ma con lo scarto ridotto nel garbage time
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – OPENJOBMETIS VARESE 85 – 76 (19-21; 39-29; 68-48)
Virtus Segafredo: Tessitori 2, Belinelli 13, Pajola n.e., Alibegovic 11, Markovic 3, Ricci 3, Adams 21, Hunter 4, Weems 14, Teodosic 4, Gamble 9, Abass 1. All. Djordjevic
Openjobmetis: Beane 7, Morse 3, Scola 12, De Nicolao, Ruzzier 3, Strautins 9, Egbunu 13, De Vico 3, Ferrero 7, Douglas 19, Virgino n.e.. All. Bulleri
Arbitri: Bartoli, Borgo, Valzani
Tiri liberi: BO 7/12; VA 6/12
Rimbalzi: BO 38; VA 44
Falli: BO 14; VA 17
Tiri da 2: BO 21/34; VA 14/32
Tiri da tre: BO 12/28; VA 14/38
Il ritorno del campionato in casa Virtus è guastato dal problema di salute che ha colpito il suo coach, Sale Djordjevic, che non può essere così presente all’incontro. Al suo posto in panchina Goran Bjedov, che alla fine si godrà una vittoria pressoché mai in discussione. Questo perché Varese dopo il solito inizio volitivo si spegne improvvisamente e si rivela avversario al limite della improbabilità.
Il quintetto iniziale dei bolognesi è Markovic, Belinelli, Weems, Ricci e Gamble; Varese risponde con Ruzzier, Douglas, Strautins, Scola, Egbunu. L’avvio è tutto di marca lombarda, tanto che a suon di triple Varese cerca di scappare, ma è solo un momento: nonostante sul piano dell’intensità i bianconeri sembrino rimasti nello spogliatoio, al 7° Bulleri chiama timeout con il tabellone che dice 14-15. Coi cambi la Segafredo muta faccia, e solo un errore di Teodosic nega il pareggio: 19-21, con Alibegovic che ha segnato 7 punti in 4 minuti.
Il vantaggio bolognese arriva, con Adams in 2+1, ad inizio secondo quarto. Adams, che un paio di minuti dopo esibisce una schiacciata da antologia e guida i suoi ad un 12-0 che pare tramortire la squadra di Bulleri. In effetti la partita sembra prendere una piega che Hunter sottolinea con uno schiaccione che quasi rivaleggia col precedente di Adams: all’intervallo è 39-29, con un apazriale di 20-8, e Varese che a questo punto è in totale confusione, col solo Egbunu che insegue con convinzione una reazione.
Come volevasi dimostrare, la partita si trasforma in una sorta di allenamento, con la Segafredo che la gestisce e a tratti produce lampi di classe che risultano quasi esagerati per l’occasione. Francamente, è incomprensibile come questa Varese risulti così arrendevole, con giocatori dello spessore di Scola e Toney Douglas e teorici “guerrieri” quali Egbunu, De Vico, Ferrero. Dopo 30 minuti il divario è un mortificante ventello, 68-48, con Adams, Weems e Belinelli in doppia cifra, come pure, sull’altro versante, Egbunu. A questo punto la valutazione complessiva di squadra dice 93-44, con i bianconeri che pure non danno la sensazione di spingere sull’acceleratore.
L’ultimo quarto è vero garbage time, con qualche sussulto come in una amichevole in cui a tratti si decide di provare a divertirsi. D’altra parte, questa Virtus gli uomini che sappiano fare spettacolo li ha, eccome, e stasera può permettersi di non spendere più di tanto in difesa consentendo anche agli avversari alcuni bei numeri, concedendogli perfino di terminare sotto la doppia cifra di distacco.
Finisce pertanto 85-76, la Segafredo non poteva partire meglio di così, difficile per l’Openjobmetis ricominciare peggio. Adams mvp, ma soprattutto per lo spettacolo offerto, perché oggi le statistiche sono sinceramente un po’ falsate dallo spirito col quale si è giocato
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