Basket
Il Corriere di Bologna – Virtus, Belinelli decisivo nel clutch time
Nelle partite in equilibrio, con le squadre vicine nel punteggio nei secondi finali, i campioni fanno la differenza. E in quest’ultima settimana Belinelli si è reso protagonista. La guardia azzurra, infatti, dopo aver messo la tripla per il pareggio contro Lubiana (partita poi vinta dalla Virtus nel supplementare), nella sfida di sabato contro Venezia ha sigillato il successo della propria squadra mettendo a referto sei tiri liberi negli ultimi 38”.
Avere giocatori in grado di reggere la pressione e di prendersi la responsabilità quando la palla diventa più pesante è sicuramente un fattore importante per vincere le partite. Con l’arrivo del Beli, Djordjevic ha a disposizione così un altro campione capace di risolvere i problemi, da aggiungersi a Teodosic. Fin qui il serbo era stato infatti il prevedibile riferimento nelle volate virtussine, con conseguenti adeguamenti delle difese avversarie. Come spiega L.Aquino nel suo articolo, avere due punte di diamante fa la differenza nei momenti decisivi, garantendo la possibilità di fare una giocata vincente o di attirare le attenzioni delle difese liberando spazio per i compagni.
Quella con la Reyer è stata una partita ‘brutta e sporca’, in cui la Virtus ha concesso poco agli avversari nella ripresa (32 punti, di cui 20 di Tonut) e in cui la differenza l’ha fatta il quintetto piccolo bianconero; oltre ai già citati Belinelli e Teodosic, Djordjevic ha infatti messo in campo altri due esterni -hanno ruotato Pajola, Markovic e Weems- da affiancare al centro. A sostenere il peso del gioco vicino al ferro è stato soprattutto Amedeo Tessitori, autore di un’ottima prestazione e capace, grazie ai suoi movimenti spalle a canestro, di rappresentare una valida alternativa a Gamble e Hunter.
Sabato prossimo c’è lo scontro diretto con Brindisi. Avere a disposizione una rosa competitiva e sapere di poter contare su due giocatori come Belinelli e Teodosic è certamente fonte di orgoglio e speranza per il popolo virtussino.
Fonte: Corriere di Bologna, articolo di Luca Aquino
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