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NIGHTLINE – Superlega, la Fifa sapeva tutto. La Virtus femminile punta in alto. Scelti i due portabandiera per Tokyo 2020. Vendrame, un sogno che si avvera

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SUPERLEGA – Continuano ad arrivare nuove indiscrezioni riguardanti la Superlega. Stavolta è il New York Times a sganciare una vera e propria bomba: secondo il quotidiano, infatti, dietro alla formazione della Superlega ci sarebbe anche la mano della Fifa e del suo presidente Gianni Infantino. Nonostante il numero uno della Fifa si sia schierato pubblicamente contro la Superlega, nei documenti dell’accordo fra i club risulta evidente la necessità di un’intesa con il principale organo calcistico mondiale, in primis per avere protezione da eventuali cause o punizioni, ma anche per rassicurare gli stessi calciatori, preoccupati da una possibile esclusione dalle rispettive nazionali. Secondo il quotidiano statunitense, il sostegno della Fifa sarebbe stato fondamentale anche per avere l’appoggio della banca d’affari JP Morgan, che avrebbe dovuto finanziare il progetto. Tuttavia, interrogato sulla questione dal presidente della UEFA Aleksander Ceferin, Infantino avrebbe negato il suo appoggio al progetto Superlega anche se, nei fatti, la Fifa è stata l’ultimo dei principali organi calcistici a rilasciare un comunicato riguardante il progetto; comunicato, peraltro, molto più accondiscendente rispetto a quello della Uefa e in cui la Fifa afferma di essere “fermamente a favore della solidarietà nel calcio e di un modello di ridistribuzione equo che può aiutare a sviluppare il calcio come sport, in particolare a livello globale”. La questione Superlega, dunque, è tutt’altro che finita. (Fonte: Calcio e Finanza) 

VIRTUS – La Virtus fa sul serio, anche per quanto riguarda la squadra femminile: sono stati infatti oggi annunciati gli ingaggi di Cecilia Zandalasini, stella della nazionale italiana e fresca campionessa di Turchia con il Fenerbache, e di Lino Lardo, già coach della Virtus dal 2009 al 2011 ed attuale capo allenatore della nazionale femminile. L’ala venticinquenne, nata a Broni, è già considerata uno dei talenti più importanti di tutto il panorama femminile europeo: campionessa d’Italia per tre volte con la canotta del Famila Basket Schio, Zandalasini è stata anche la seconda italiana di sempre a vincere l’anello in WNBA, ottenuto nel 2017 con la canotta dei Minnesota Lynx. 
(Fonte: pianetabasket)
 
OLIMPIADI – Sono stati ufficialmente designati i due portabandiera per l’imminente olimpiade di Tokyo: si tratta del ciclista Elia Viviani e della tiratrice Jessica Rossi. I due atleti sono stati scelti in primis per dare riconoscenza a due discipline come il ciclismo e il tiro a volo, che da sempre sono state un eccellenza italiana a livello olimpico, e poi per i risultati ottenuti: entrambi sono già stati infatti ori olimpici, Viviani a Rio 2016 nell’Omnium e Rossi a Londra 2012, dove tra l’altro stabilì il record mondiale di 99 piattelli colpiti su 100. “Provo una gioia infinita, sono felice, è una cosa fantastica. Per ogni atleta l’apice della carriera è gareggiare all’Olimpiade e io adesso farò la portabandiera. Con me ci sarà tutto il mondo del tiro a volo”, ha commentato Jessica Rossi; “E’ una sensazione diversa da qualsiasi vittoria. Essere rappresentante, atleta guida della nazionale azzurra, mi piace e non vedo l’ora. Andare a prendere quella bandiera e sfilare a Tokyo sarà una cosa incredibile” ha invece raccontato Viviani al termine della dodicesima tappa del Giro d’Italia. 
(Fonte: Corriere della Sera)
 
GIRO D’ITALIA – Dopo quello di Filippo Ganna nella cronometro di Torino, arriva il secondo successo italiano al Giro: Andrea Vendrame ha infatti vinto la dodicesima tappa, partita da Siena e conclusasi a Bagno di Romagna. Il ciclista veneto è stato protagonista di un avvincente testa a testa negli ultimi 2 km con Hamilton, battuto nello sprint finale. “Sono ancora emozionato, oggi si è avverato un sogno” ha raccontato Vendrame al termine della tappa, “Ne ho passate di cotte e di crude, essere qui a vincere al Giro è fantastico“. Bene anche Vincenzo Nibali, che nella discesa finale guadagna 7 secondi sulla maglia rosa Bernal, mentre è stato costretto al ritiro Alessandro De Marchi, protagonista di una brutta caduta che gli ha causato un trauma toracico e la frattura della clavicola. 
(Fonte: Gazzetta dello Sport)

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