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Primavera, il Bologna stecca la prima. Le basi ci sono, ma Vigiani deve lavorare su diversi aspetti

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Ieri pomeriggio, al Centro Tecnico “Nicolò Galli”, si è aperto il sipario sul campionato Primavera 1 del nuovo Bologna targato Luca Vigiani: i rossoblù cominciano male perdendo 2-1 contro il Napoli, neopromosso dalla Primavera 2 e allenato da Nicolò Frustalupi, ex collaboratore di Walter Mazzarri. La gara si era aperta anche bene, con il gol di Raimondo (il primo per lui con la Primavera) che aveva dato tanta speranza; con il passare del tempo, però, la squadra di Vigiani è calata di intensità e la squadra partenopea ne ha approfittato nell’arco di dieci minuti, ribaltando il risultando per poi controllare il match nella ripresa. 

Ci sono diverse aspettative quest’anno, soprattutto dopo una salvezza – quella ottenuta lo scorso anno – agguantata per i capelli. Fuori Zauri, dentro quel Luca Vigiani che tanto ha fatto bene nel Settore Giovanile rossoblù e che ora è chiamato a un complicato riscatto, soprattutto perché – a differenza dello scorso anno – quest’anno il campionato sembra essere più competitivo. Cosa non ha funzionato ieri? Sicuramente ci si aspettava qualcosa di più dal centrocampo, apparso statico e incapace di controllare e amministrare la palla; Urbanski ha fatto vedere cose interessanti ma deve migliorare nella gestione dei momenti decisivi del match. Male anche il reparto difensivo. Negativa la prestazione di Annan: da lui ci si aspettava sicuramente di più, viste anche le molteplici convocazioni in prima squadra. 

Si salva il reparto offensivo anche se deve migliorare: bene Rocchi che continua a far vedere grandi qualità dopo l’ottimo campionato dello scorso anno. Il capitano rossoblù ha fatto vedere una buona visione di gioco, soprattutto nell’assist a Raimondo per il gol dell’1-0: pochi contrasti sbagliati, è leggermente calato nella ripresa ma sicuramente è stato uno dei migliori. Bene anche Raimondo, sicuramente il più pericoloso dei suoi: Pagliuca è il compagno ideale per lui ma i due devono trovarsi di più, perché la qualità c’è e quest’anno potrebbero alzare in maniera notevole il livello delle loro prestazioni. In vista della seconda gara di campionato, l’11 settembre contro il Lecce, Vigiani deve lavorare su alcuni meccanismi che ieri non hanno funzionato ma soprattutto sulla testa dei calciatori, che ieri dopo il vantaggio si sono rilassati un po’ facilitando il ribaltone del Napoli. Serve anche altra qualità: un aiuto potrebbe arrivare dal mercato. Una cosa è certa: quest’anno il campionato sarà competitivo al massimo, punti per strada non se ne possono buttare. Che questa sconfitta serva da lezione.

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