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L’altro spogliatoio: la nuova Lazio di Maurizio Sarri

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Partita importante, carica di attesa, oggi nel lunch match della settima giornata. Al Dall’Ara, nel clima teso di una Bologna calcistica che uscire dalla crisi, arriva la Lazio. Sinisa Mihajlovic e i suoi hanno trascorso la settimana in ritiro alla ricerca della miglior formula per ritrovare i 3 punti, conquistati l’ultima volta il 13 settembre scorso. Di fronte, dunque i biancocelesti di Maurizio Sarri che, prima di puntare sull’ex Napoli, si vociferava avessero chiesto insistentemente la disponibilità del serbo rossoblù.

MODULO – A prescindere dalle difficoltà interne dell’ambiente Bologna, che in settimana ha salutato anche Walter Sabatini, per la squadra rossoblù di fronte ci sarà un avversario tutt’altro che facile da affrontare: la nuova Lazio di Maurizio Sarri. I biancocelesti sono ancora alla ricerca della loro identità, tuttavia dopo un inizio spumeggiante, ora il tecnico toscano sta concedendo tempo alla squadra per acquisire i suoi concetti tattici. Così la Lazio cambia atteggiamento ogni partita, adattandosi alle caratteristiche dell’avversaria per incassare più punti possibili, anche in un momento in cui, causa numerosi impegni, l’allenatore ha poche sedute di allenamento per istruire i suoi. La base di partenza della squadra biancoceleste rimane però il 4-3-3, già utilizzato da Sarri a Napoli, e che alla Lazio sta provando a riproporre con lo stesso atteggiamento incentrato sul controllo totale del pallone e il presidio della metà campo avversaria.

DIFFICOLTÀ E ATTEGGIAMENTO – Sarri sta incontrando alcune difficoltà. La prima è quella di insinuarsi nella testa dei suoi calciatori e inculcare quel modo di giocare sempre orientato al mantenimento del possesso e creare superiorità tramite triangolazioni rapide ad aprire le maglie della difesa avversaria. Trame che si sono viste a sprazzi solo nelle primissime giornate. Nell’ultima vittoria di campionato, nel derby, la Lazio ha atteso la Roma ed ha colpito in contropiede, sorprendendo per ben tre volte la Roma. 

L’assenza pesante di Ciro Immobile influirà sulla capacità della Lazio di essere cinica davanti alla porta. Al suo posto Sarri ha come prima scelta Muriqi, attaccante molto diverso da Immobile, e per questo potrebbe adottare qualche nuova soluzione, schierando un falso nove. In questa prima parte di stagione le difficoltà della Lazio si sono viste anche a centrocampo, nonostante la qualità degli interpreti. Luis Alberto, nel ruolo mezzala sinistra lo stesso che ricopriva con Inzaghi, non ha ancora acquisito i meccanismi del gioco di Sarri. Dall’altra parte lo strapotere fisico di Milinkovic-Savic ha permesso al serbo di essere il miglior centrocampista della rosa, e soprattutto di trovare una “stampella” al claudicante gioco fatto di possesso predicato dal tecnico ex Juve. Visto l’atteggiamento mutevole della squadra laziale, sarà tuttavia compito di Mihajlovic intuire fin da subito il gioco e l’atteggiamento assunto dalla squadra di Sarri e rispondere dì conseguenza.

In difesa la squadra di Sarri ha mostrato più di qualche problema: la nuova linea a 4 sta mettendo in difficoltà Acerbi e Luiz Felipe, abituati da diversi anni a giocare in una linea a tre. I due titolari nel nuovo sistema mancano d’intesa e sulle fasce i terzini non offrono l’adeguata copertura.

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