Basket
Fortitudo, molto più di una semplice sconfitta. L’editoriale del lunedì
Una Caporetto su tutti i fronti. Una disfatta che pesa come un macigno sul morale, la classifica ed il proseguo della Fortitudo Bologna. Il 74-92 di ieri sera contro Tortona dice e si porterà dietro molto di più di una semplice sconfitta.
Si è vista una pessima Fortitudo, la peggiore di tutto l’anno. Mai in partita contro una Tortona che grazie alle lacune difensive dei biancoblu è entrata in fiducia sin dai primi minuti. La gara è durata meno di un quarto. Dopo qualche minuto di gioco già si sarebbero potute tirare le somme. La Kigili non ci ha capito nulla. In attacco ha giocato senza idee, in difesa non ne parliamo. Ancora una volta ha subito oltre 90 punti, addirittura 32 nel solo primo quarto. Ha messo in ritmo ed in fiducia la squadra di coach Marco Ramondino regalando una sequenza di tiri aperti ad altissima percentuale. Bruno Mascolo – grande talento e futuro certo del nostro basket, per carità, ma fino a ieri alle 18.59 aveva una media di 6 punti a partita – ha fatto i più classici dei bambini coi baffi, realizzandone 21 senza quasi nemmeno faticare.
Se questo è l’atteggiamento e questo è il livello delle prestazioni, la Serie A2 sarà solo una delle normali conseguenze. Ma c’è ben di più oltre questo…
Insomma, la Fortitudo non è nemmeno scesa in campo. Quasi fosse addormentata, in un sonno non risvegliato nemmeno dagli assordanti fischi piovuti dalle gradinate del PalaDozza.
Eh si, perché proprio questa è la notizia del giorno. I tifosi biancoblu, per la prima volta, hanno palesato ad alta voce il proprio malcontento. È una sofferenza che il tifoso fortitudino cova da settimane, mesi. Già la Fossa dei Leoni di recente si era esposta con un duro comunicato dal titolo “Che futuro ha la Fortitudo?”. Ed è chiaro che l’intento fosse quello di fare luce sia sulle vicende dal campo che – soprattutto – quelle fuori.
Dopo Tortona sono stati fischiati squadra e staff. Nonostante la capienza ridotta al 35%, i supporter biancoblu si sono fatti sentire eccome. E, probabilmente, visto lo scempio in campo è stato giusto così. Altro non poteva dire Martino – in sala stampa – che scusarsi con tutto l’ambiente come ha fatto.
Il più bersagliato, però, è stato il presidente Christian Pavani, uscito anche lui tra fischi ed insulti. Il numero uno del club, poi, dopo la conferenza stampa ha rassegnato le proprie dimissioni da presidente della Fortitudo.
Pavani ricordiamo che è un presidente esecutivo ed è stato scelto dalla Fondazione per svolgere questo ruolo. Ora società e Fondazione stessa dovranno dare delle risposte chiare. Il futuro della squadra in campo sembra quasi segnato, ma di quello del club non c’è nessuna certezza. Il popolo fortitudino merita delle risposte chiare dopo evidenti e continui errori perché l’interrogativo rimane sempre quello: “Che futuro ha la Fortitudo?”.
Foto Fortitudo Pallacanestro Bologna 103 (Valentino Orsini)
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