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Il Resto del Carlino – Perondi: “Preparazione atletica disorganizzata. I tanti infortuni non mi sorprendono”

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Mentre in Qatar si giocano i Mondiali, a Bologna per la maggior parte della squadra le vacanze sono terminate. Da oggi infatti i Rossoblù torneranno al lavoro guidati da Thiago Motta, che ha dato appuntamento ai giocatori a Casteldebole questa mattina per ricominciare gli allenamenti in vista delle nuove partite di Serie A. Tutti sono tornati in gruppo, meno i nazionali, compresi Aebischer e Skorupski, impegnati rispettivamente con Svizzera e Polonia, i quali avranno una settimana di vacanza supplementare in quanto saranno gli ultimi ad aggregarsi al gruppo. Da qui al rientro in campo il 4 gennaio contro la Roma, la squadra di Thiago Motta avrà il tempo per pianificare le settimane a venire e intensificare i carichi di lavoro, cercando di evitare comunque infortuni che potrebbero compromettere il cammino visto finora nelle ultime uscite in campionato e tenendo d’occhio le notizie di mercato.

Di questo inizio di stagione del Bologna e del rientro in gruppo della squadra per la preparazione ha parlato Francesco Perondi, intervistato da Massimo Vitali per Il Resto del Carlino. Originario di Mantova, Perondi ha vestito i panni di preparatore atletico del Bologna per circa 13 annate complessive, dal 1998 al 2007 per poi tornare in rossoblù, al fianco di Stefano Pioli, tra il 2011 e il 2014, anno in cui la sua avventura con i felsinei è terminata. Il preparatore atletico è diventato poi vice-presidente dell’AIPAC (Associazione Italiana Preparatori Atletici), e dal 2019 è il preparatore della Nazionale Azzurra femminile di calcio.

Non si tratta di un richiamo di preparazione, perchè l’estate compressa ha impredito di fare il classico lavoro su forza e resistenza. Risulta innegabile però che da qui a inizio campionato ci sarà tempo per mettere benzina nelle gambe, e ce ne sarebbe anche la necessità. Ovviamente tutto va calibrato sui parametri dei singoli calciatori. La stagione spaccata dai Mondiali, offre a Thiago Motta di rifare la preparazione? Fare, non rifare. Il calendario di questa stagione è complesso, non ha precedenti. In estate ha costretto qusi tutti i preparatori a tagliare i tempi del ritiro e del precampionato. Ci sono stati poco lavoro atletico e troppe partite in poche settimane, calendario che sta presentando il conto sul piano degli infortuni. Il ritiro estivo dovrebbe cominciare a 45 giorni dall’inizio del campionato. Anche le amichevoli ostacolano il lavoro. Nessuno fa più quel minimo di lavoro generale sulla forza e sulla resistenza che serve a supportare il carico degli impegni agonistici.

Perondi ha poi parlato anche dei cambiamenti negli anni a livello di preparazione atletica.

L’idea che si ha oggi che tutto il lavoro passi dall’utilizzo della palla è sbagliata. Il “guardiolismo” ha cambjato la periodizzazione del lavoro dei preparatori atletici. Adesso ci sarà una lunga sosta da sfruttare, che servirà perchè occorre smaltire il carico di stress fisico ed emotivo della prima parte di stagione, molto intensa. Anche il fattore emozionale incide: nel caso del Bologna, la sostituzione in corsa di Mihajlovic ha sicuramente pesato. Dal punto di vista fisico, invece, oggi i pilastri della preparazione atletica sono la personalizzazione e la specificità dei carichi: ogni preparatore dovrà cercare di mettere benzina nelle gambe dei giocatori. Come con una macchina: bisogna farla correre fino a giugno ma individualizzando il lavoro, perchè se tiri troppo la macchina finisce per rompersi. I tanti infortuni a cui stiamo assistendo ai Mondiali non mi sorprendono: temo dovremo aspettarcene altri da qui a giugno. Se lavori di meno sul fisico e si intensificano i periodi ad elevata intensità di partite questo è il risultato.

Fonte: Il Resto del Carlino

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