Bologna FC
Bologna Femminile, intervista esclusiva a Nicole Lauria: “Julio Cesar la mia ispirazione, sogno di vestire la maglia della Nazionale Maggiore”
Il Bologna fatica ad imporsi in campionato, stazionando in una posizione di classifica non particolarmente felice. Situazione non condivisa dalla linea verde rossoblù che, con le giovanili, si sta togliendo buone soddisfazioni durante questa stagione regolare, dimostrando la bontà del “progetto giovani” portato avanti dalla società felsinea. Allineate ai ragazzi, la parte “rosa” della squadra del capoluogo, ricca di promesse, tra cui spicca Nicole Lauria, portiere del Bologna Femminile.
Classe ’99, si è già tolta qualche soddisfazione grazie alle proprie capacità ed al duro lavoro: dopo le convocazioni con la Nazionale Under 17 e 19, è giunta poche settimane fa quella con la selezione Under 23, ulteriore dimostrazione del suo talento.
Nicole, qual è la genesi della tua passione per il calcio?
“La mia passione per il calcio è nata grazie ad un cartone animato chiamato “La squadra del cuore”, che guardavo tutti i giorni quando tornavo da scuola. Ricordo che adoravo il personaggio del portiere e le parate che faceva, così ho chiesto a mia madre di farmi provare”.
Quando hai iniziato a giocare e chi è il giocatore che ti ha ispirata?
“Ho iniziato a giocare all’età di 9 anni, militando fra le file della G.S. Ancora Calcio prima di approdare al Bologna. Sono cresciuta ammirando Julio Cesar, che mi ha fortemente ispirata, mentre ora osservo con molto interesse De Gea, Neuer e Alisson”.
Qual è la tua fede calcistica?
“Sono, purtroppo (o per fortuna) interista da quando ho 7 anni. Ma in famiglia sono tutti grandi tifosi del Bologna e, visto quanto mi ha dato e mi sta dando il Bologna, sostenere questi colori è il minimo che possa fare”.
Quali sono le tue aspettative per il finale di stagione?
“Spero di concludere questo campionato con prestazioni di cui poter andare fiera, a prescindere dal risultato”.
La sconfitta di misura con il Perugia, nonostante il dominio sul campo, ha evidenziato qualche limite vostro, così come è similarmente accaduto in trasferta contro la Sassari Torres. Cosa pensi vi manchi per fare il salto di qualità?
“Creiamo molto nella metà campo avversaria, ma poche volte riusciamo a concludere a rete. Contro il Perugia è mancata, secondo me, oltre alla cattiveria sotto porta, l’organizzazione in campo, probabilmente venuta meno per la grande importanza del match stesso. Il pareggio di domenica contro la Torres ci ha dato modo di riscattarci dalla brutta prestazione precedente, abbiamo dimostrato di riuscire a reagire dopo essere andate sotto nel primo tempo, tirando fuori il nostro vero carattere. Ancora una volta però, è mancata la precisione in fase offensiva, per cui mi sento di dire che migliorando sotto questo aspetto, la squadra potrebbe fare il salto di qualità”.
Dopo le chiamate della Nazionale Under 17 e Under 19, è giunta quella della selezione azzurra Under 23. Che cos’hai provato a vestire la maglia azzurra e che cosa rappresenta per te questo traguardo?
“Ricevere la chiamata in U23 è stata per me una grande emozione, a maggior ragione dopo lo stop di due mesi dovuto ad un infortunio. Vestire la maglia azzurra rappresentando la propria nazione è sempre una bella esperienza, nonché un’occasione per cogliere ogni consiglio e correzione utile per migliorarsi. Rappresenta per me un altro piccolo grande obiettivo raggiunto, con la speranza di poter avere altre occasioni per dimostrare il mio valore”.
Infine, quali sono i tuoi sogni ed i tuoi obiettivi per il futuro?
“Il sogno di ogni calciatrice penso sia vestire la maglia della nazionale maggiore, arrivando a giocare ad alti livelli. Mi darò da fare per provare di realizzarlo, lavorando per migliorarmi non solo come portiere, ma anche come persona per una mia crescita personale”.
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