Champions League
Bologna-Lille, il suono della campanella: c’è bisogno di tutti, già da stasera
In Bologna-Lille, nei Rossoblù ci sarà bisogno di risposte da alcuni giocatori che, finora, non ne hanno date molte: è il momento giusto
Chiunque, a scuola, ha sempre associato il suono della campanella a due stati d’animo. Questo è però soggettivo, e il nostro focus, su questa metafora, punta ad altro. Questa sera sarà ancora tempo di Champions League, di nuovo al Dall’Ara. Bologna-Lille sarà la quinta portata su otto nella più grande tavola europea, per i Rossoblù. E questa partita, sarà probabilmente decisiva per il futuro del Bologna nella competizione, anche se tutto ormai sembra tracciato.
Sarà una partita importante per il gruppo e l’allenatore, Vincenzo Italiano. Proprio il mister, anche nella partita di domenica, probabilmente non ha avuto tutte le risposte che cercava: al di là del risultato e dell’andamento della partita, l’impatto sulla partita di alcuni elementi non è stato quello che si aspettava.
Bologna-Lille, un banco di prova importante
Non da tutti, ma da qualcuno, seppur nella situazione di domenica sera, ci si aspettava un “presente”. I cambi a inizio secondo tempo nella partita contro la Lazio, Moro e Urbanski, nell’idea di Italiano – dalle sue parole nel post-partita – avrebbero dovuto portare qualità nell’uscita palla, in momenti di alta pressione degli avversari. Invece, sono stati quasi nascosti. Quasi. E questo, nel Bologna è un enigma che, probabilmente, deve ancora trovare soluzione: su chi può contare la squadra, in questo preciso momento? È una domanda che, noi come tutti i tifosi, ci poniamo, senza mettere in discussione il valore dei giocatori: se sono a quel livello, il motivo c’è.
Però, a oggi, l’apporto di alcuni elementi è stato molto al di sotto delle aspettative. E, più di un giocatore, ha dovuto fare gli straordinari, in un periodo molto intenso a livello numerico di partite: insomma, a qualcuno un po’ di riposo non avrebbe fatto male… E invece no. Ecco perché, la partita di domani, metterà davanti Italiano a delle scelte quasi obbligate, e proprio da questa ulteriore opportunità, però, devono arrivare dei segnali da più di un giocatore.
Due su tre, e non solo
Cosa significa “due su tre”? Ve lo diciamo subito. Questa sera, oltre a Riccardo Orsolini, il reparto d’attacco potrebbe essere composto da Samuel Iling Junior e Thijs Dallinga. Il primo, visto il ritorno solo da poche ore di Ndoye in gruppo (anche se sembra recuperato a pieno per partire dall’inizio), mentre il secondo per non tirare al limite la resistenza di Santiago Castro, viste le tante partite che attendono il Bologna. Due elementi, comunque, che l’Europa l’hanno vissuta nelle precedenti esperienze: non due novizi, diciamo. Ecco perché se c’è un momento buono per rispondere al “suono della campanella”, è proprio domani sera. Il Bologna ha bisogno di gol, di punti in Champions, di riprendere l’onda giusta: quale occasione migliore per riscattarsi?
Non è solo l’alternativa in avanti a far parte dell’enigma. Anche a centrocampo, come raccontato poco sopra, c’è la necessita di ricevere risposte. Da un Pobega che paga l’irruenza non necessaria contro la Lazio, ma che proprio per la squalifica in campionato potrebbe trovare spazio in Champions, sempre per una questione di partite molto ravvicinate. Fino alla coppia di subentranti dell’Olimpico, Moro e Urbanski, i quali hanno vissuto momenti diversi, con prestazioni altalenanti. A un Giovanni Fabbian che sta trovando poco spazio, e non sembra quel ragazzo visto sino alle prime uscite stagionali.
Insomma, stasera potrebbe essere la giornata di tanti, ed è quello che si augurano tutti. È da queste partite, da queste opportunità, che i giocatori possono trovare nuova linfa. Palcoscenico migliore non c’è: tutti, compreso il Bologna, attendono che gli attori, finora secondari, possano prendersi la scena.
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