Juventus-Bologna (2-2), Italiano: «Contento della prestazione, ma non del risultato. Se comincia a segnare anche Ndoye…»

Vincenzo Italiano ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la fine di Juventus-Bologna 2-2.

Senso di frustrazione dopo la partita?
«Rimane essere andati vicino ad una vittoria strepitosa per due terzi di gara. Poi siamo stati castigati dal poco che abbiamo concesso alla Juventus. Abbiamo gestito male quell’ultima palla, ma tra poca lucidità e stanchezza non siamo riusciti a mantenere quell’ultimo pallone. Rimane la prestazione, rimane la grande gara dei ragazzi, rimane il fatto che dobbiamo rimanere questi sempre. Adesso abbiamo un’altra grande gara martedì in un altro stadio grandioso».

Avete concesso davvero poco. Avete trovato una buona applicazione difensiva. E avete un potenziale incredibile.
«Questa squadra si applica e ha voglia di crescere nonostante le poche ore di allenamento che facciamo. E con quelle ore in più qualcosa la potremo anche limare con qualche furbizia in più nella gestione del pallone e stare lontano dalla nostra metà campo. La squadra è giovane e ha grandi margini di miglioramento. E se continua a esprimersi in questo modo le partite come questa riuscirà a gestirle. È chiaro che la Juve è la Juve, ma dobbiamo avere la forza di gestire queste situazioni. Lavoriamo, però vedo grande applicazione e questo mi rende felicissimo. Quando subiamo una sconfitta poi riusciamo sempre a reagire e questo è importante e fare una grande prestazione con tutti gli effettivi. Ad esempio Holm era un po’ che non giocava, oggi ha avuto l’occasione e ha fatto una grande prestazione. Dominguez ugualmente ha fatto molto bene».

Mister Italiano, lei ha parlato di crescita a livello di mentalità contro le big. Ripartite da partite come questa?
«Non sono contento, questa partita la devi vincere. In qualsiasi modo la devi vincere. Ripeto, dobbiamo gestire quella palla alla fine. Poi limeremo tutti i difetti. Sono contento dell’applicazione di questi ragazzi. Sottolineo anche il gol di Ndoye che sembrava non dovesse mai segnare invece… Se comincia a segnare anche lui…».

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