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Mihajlovic a Tiki Taka: “Qui a Bologna sto bene. Con Ibra saremmo da Europa League”
“Inter da scudetto. Il Bologna con Ibra sarebbe da Europa League”. Queste le parole di Sinisa Mihajlovic, ospite ieri sera di Piero Chiambretti durante il talk show Tiki Taka. Tanti i temi toccati dall’allenatore del Bologna: dalla favorita allo scudetto, passando per la malattia, fino ad arrivare a Zlatan Ibrahimovic con cui condividerà il palco di Sanremo.
Sul Festival: “Ibra a Sanremo? Se fa quello che deve fare in campo e si allena come deve fare un professionista (come sono certo farà) poi nella vita privata è libero di fare quello che vuole. Sacchi dice che non dovrebbe andare, io non potrei mai andarecontro di lui perché lo stimo molto ma i tempi sono cambiati rispetto a quando allenava lui. Oggi i giovani forse hanno meno passione ma sono più professionali”.
Ha poi proseguito: “Se avessimo preso Ibra in questo momento saremmo in zona Europa League”.
Sul soprannome “Sergente di Ferro”: “Non è vero che lo sono. Mi piacciono le regole perché ho giocato una Nazionale in cui non c’era disciplina e non abbiamo vinto niente, nonostante singolarmente fossimo molto forti. Quindi io pretendo disciplina sia nel calcio che in famiglia. Sembro duro perché la mia cultura dell’est ècosì ma non sono un sergente di ferro”.
Sulla Lazio: “Lotito mi ha chiamato tanti anni fa, prima che andassi alla Fiorentina. Non è andata a buon fine perché non ci siamo trovati”.
Sulla favorita al titolo: “L’Inter è sicuramente la squadra da battere ma il Milan non ha perso il terno dopo il derby”.
Sulla malattia: “Mi ha cambiato la vita perché quando stai in ospedale per tanto tempo pensi a delle cose che ritenevi scontate e che invece non lo sono più, come una semplice boccata d’aria fresca. Poi quando superi la malattia ti godi molto di più tutte le piccole cose e ogni momento della vita. Non do più nulla per scontato”.
Su Roberto Mancini: “Se faccio questo mestiere lo devo a Mancini. Siamo stati compagni di squadra alla Samp e alla Lazio e poi ho fatto il suo vice all’Inter. E all’epoca era più difficile fare il secondo allenatore in quell’Inter che il primo allenatore in una squadra di metà classifica. Ho imparato tantissime cose da lui. Farò il tifo per l’Italia all’Europeo”.
Sul suo futuro: “Qui a Bologna sto bene, è chiaro che sono una persona ambiziosa e mi piacerebbe fare qualcosa di più importante, che comunque si può fare anche qui. Bisogna vedere se si ha la voglia di investire”, come riporta TMW.
Fonte: Sport Mediaset
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