Bologna FC
Radio Casteldebole: Garycs in conferenza stampa – 13 set
Oggi alle ore 12.30 si e’ presentato in conferenza stampa, presso il centro tecnico Nicolò Galli, Garycs che ha risposto alle domande dei giornalisti.
Come si ricomincia dopo la sosta, dopo le varie partite della Nazionale?
Chi gioca a calcio sa che ci sono queste soste e che deve essere felice di andare a questi impegni e c’è anche chi rimane qua e ha la possibilità di lavorare e farsi vedere dal mister e farsi trovare pronto.
Tu come sei tornato?
Contento perchè ancora possiamo sperare ad ambire ai mondiali, pensavo di tornare più stanco, invece sto bene e sono pronto.
L’esperienza dei mondiali: mancano al tuo curriculum professionale?
No, non li ho mai fatti, credo che sia l’ultima occasione, visto la mia età e ci spero.
Da bambino sognavi di partecipare a questo tipo di manifestazione?
No, non li immaginavo nemmeno, ma anche i miei genitori non hanno forzato e questo è un bene per un genitore. Abbiamo ancora due partite, speriamo, ma ora parliamo di domenica, parliamo di Bologna, che perchè senza Bologna non mi posso permettere la Nazionale. Devo fare bene qui per potermi giocare un posto.
Napoli e Sampdoria: due partite molto diverse, nelle prime due giornate. Il Tuo punto di vista?
Dimentichiamoci Napoli che non è girato niente, parliamo più di quella contro la Samp. Siamo andati in svantaggio, ma abbiamo reagito bene. Chiunque può battere chiunque noi ci proveremo.
Sei l’unico che fa dei cross a Kone in quella maniera, li hai brevettati?
Sorride, no, nessun brevetto, a volte riesco ad andare in fondo, alzare la testa e provare a metterla in maniera che possa servire, un paio di volte è andata bene.
Visto l’infortunio di Krihn, potrebbe giocare Pazienza, ci dici che compagno è?
Conosco Michele da Napoli, io ero già li, conoscete tutti la carriera che ha fatto, vuole dimostrare il suo valore, anche se è passato da vari infortuni e non ha avuto continuità. Andare ad allenarsi e alla domenica non giocare, non fa bene a nessuno. Se giocherà domenica, sono sicuro che ci metterà tutto se stesso.
Rispetto allo scorso anno, sei più titolare..?
Come ti faccio a rispondere, senza farmi fraintendere? (e qui ha una faccia da furbetto)…non mi faccio la domanda…ho sempre dato il 100% ero sereno, ma magari non sempre l’allenatore non valuta l’impegno.
L’anno scorso a Udine è stata una sofferenza: cosa Vi aspetta al Friuli?
Dopo che ho avuto l’infortnio, soffrire e’ un termine che non userei. Andiamo in campo a fare una professione che ci diverte, le sofferenze sono altre.. andiamo in campo e ci impegneremo ai massimi, provando a non concedere nulla ai Friulani.
Domenica il tandem Di Natale Muriel sarà molto veloce. Può spaventare la Vostra difesa e può essere il Vostro tallone d’Achille?
Non dire che è il loro tendine d’Achille, ma il loro punto di forza, uno l’ha dimostrato anche a Bologna lo scorso anno, ha toccato una palla e ha fatto gol, l’altro è giovane e velocissimo. Sappiamo di essere forti, ma lo dobbiamo fare tutti assieme, come abbiamo fatto fino ad oggi.
Col cambio di modulo, ti senti più protetto nella fase difensiva?
Come detto, non prenderei ad esempio la partita di Napoli, se dovessi dirti uno che ha fatto bene, farei fatica. Prenderei per punto di riferimento la partita con la Samp, ma c’è sempre da migliorare, altrimenti avremmo un altro simbolo sul petto. Tutti dobbiamo dare il meglio, se sgarra uno, tutti andiamo in difficoltà.
Per l’esperienza che hai, sono arrivati 4 giocatori, secondo te, quanto tempo ci metteranno a entrare nei meccanismi del gioco del Mister?
L’ho detto ad inizio stagione, la società ha cercato di tenere l’ossatura già presente, chi è rimasto lo ha fatto con volontà, per attaccamento alla squadra, alla città e alla gente. Per la chimica della squadra, più partite passano, più avremo fluidità in ogni reparto. La bravura di ogni di noi, è arrivare e impegnarsi per imparare e abituarsi nel modo di lavorare che ha il mister. Ognuno di loro, ha buoni motivi per fare bene, perchè qui si c’è un ambiente che ti permette di crescere.
Bianchi, in questo primo scorcio di campionato non ha ancora inquadrato la porta: tu come lo vedi? Hai cambiato anche il tuo modo di cercare l’attaccante?
Già dal primo giorno, si è visto che si è messo a disposizione per lavorare, lui vive per il calcio e in carriera ha fatto buone cose che non devo dire io. E’ vero ci sta provando, ci è andato vicino a segnare, ma non mi preoccuperei per lui. Io devo solo capire come devo “servire” la palla agli attaccanti, dipende da chi ho davanti. Tutti abbiamo grande fiducia in lui e a fine stagione saremo tutti contenti.
A microfoni spenti, gli fanno una domanda sulla musica, più che altro una battuta e lui risponde.
Musica? vediamo di farla suonare bene domenica.
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