Bologna FC
RS -STADIO: Guaraldi tutta la verità – 21 lug
Ieri ad Andalo il presidente del Bologna, Albano Guaraldi, ha parlato a margine della partita amichevole contro il Bolzano. Parla e dichiara che Alino Diamanti non si muoverà da Bologna, rassicurando tutti i tifosi. Il tempo è scaduto, afferma il presidente. E’ molto felice Guaraldi che quasi fa fatica ad intervenire. Aveva promesso a Pioli la squadra fatta per il ritiro e così è quasi stato; manca ancora una seconda punta, ma presto potrebbe riempirsi il tassello mancante. Così come, qualora si riuscisse a cedere qualche esubero, ci saranno ulteriori innesti. Stando a quello che dichiara il presidente, il mister Pioli è soddisfatto della squadra a sua disposizione.
Capitolo Sorensen. Un’offerta ufficiale ancora non è arrivata, ma effettivamente c’è stato un sondaggio fatto da qualche squadra. Tuttavia nel momento in cui arrivasse l’offerta ufficiale, il Bologna assieme alla Juventus, si metteranno a parlarne cercando di ottenere entrambi il massimo possibile. Non svendere e non fare muro contro muro è la parola d’ordine in questa trattativa. Guardaldi rassicura anche sul fatto che non vi sia l’obbligo di vendere il giocatore per sistemare il bilancio. L’importo dei debiti in Lega è sensibilmente diminuito, passando da 30 mln ai soli 1,8 mln di oggi, quindi il Bologna deve fare molta attenzione e muoversi con un suo equilibrio che gli permetta di conservare questa situazione.
Si passa poi a parlare di Gila e Bianchi. “Evviva Bianchi” perchè oggi è il giocatore del Bologna che ha sostituito Alberto in attacco e che dovrà riuscire a fare il gol che il bomber biellese ha fatto nella passata stagione. Il presidente ed Alberto si sono sentiti in qesti giorni ed il presidente non nasconde un certo dispiacere nel non essere riuscito ad averlo ancora a Bologna anche l’anno prossimo. Albano ha sottolineato come nella telefonata di questi giorni con l’attaccante, quest’ultimo abbia espresso un certo dispiacere nel non essere riuscito a restare Bologna. I tifosi tuttavia si interrogano se la società, ma soprattutto il presidente, potessero fare qualcosa in più. Il presidente si rammarica o meglio sottolinea che probabilmente avrebbe potuto fare qualcosa in più, come per esempio fare più pressione al giocatore e si dispiace d’aver perso una brava persona, un bravo calciatore e professionista.
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