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Bologna FC

Stadio – Intervista a Emanuele Acampora

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Fiore all’occhiello del Club e da qualche anno in crescita costante, il settore giovanile del Bologna sta dando ottimi risultati, frutto della grande coesione e qualità dei suoi protagonisti. Uno di loro è senza dubbio Emanuele Acampora, terzino della Primavera di Emanuele Troise  che, dopo aver girovagato a lungo, sotto le due Torri ha trovato la sua dimensione.

Intervistato da Sebastiano Moretto per Stadio, il giovane esterno rossoblù ha fatto il punto su passato e presente della sua carriera. «Ho iniziato da piccolo, passando per Ischia, Padova e Clodiense, prima di arrivare a Bologna. Ho sempre amato più il pallone della scuola, giocavo sempre, anche in casa. Sono cresciuto nel mito di Maradona che, a Napoli, è il secondo patrono dopo San Gennaro. E’ anche da lì che arriva la mia passione».

Gli scontri con la mamma per tutti i vasi rotti inseguendo il suo sogno, la prima partita al San Paolo, fino all’approdo al Padova: «Un cambiamento di vita. Arrivare in una città nuova da bambino fa strano: i primi mesi sono stati difficili, poi ho fatto nuove amicizie, mi sono integrato e da lì è stato tutto in discesa».

Stupito dall’organizzazione e programmazione del Nord, il successivo capitolo alla Clodiense tra i grandi è un ricordo piacevole per Emanuele, che ha contribuito a formarlo tecnicamente ma soprattutto caratterialmente. Nonostante l’anno scorso sia arrivata la chiamata degli azzurri, il difensore campano ha scelto Bologna con un pensiero ben preciso: «Ho preferito concentrarmi sul calcio piuttosto che tornare, per evitare ogni tipo di distrazione. In un anno ho legato tantissimo con tutti i ragazzi, gli voglio bene da morire: è stata una stagione positivissima, non esistono altri aggettivi per descriverla». E alla domanda su quale sia il suo desiderio per i suoi 19 anni festeggiati ieri, Emanuele non ha dubbi: «L’esordio. Desiderio non da poco, ma per questo è un desiderio».

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