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Umarells rossoblu – Born in Red & Blu – 9 Ottobre

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C’è un omone in una Ape Car. Sta guidando. Deve andare dalla provincia di Bologna, dalla bassa insomma fino su in cima a San Luca. 
Nel suo cariolo porta un bene prezioso. Una cosa che dovrebbe viaggiare su ben altri veicoli.
Dovrebbe correre, sfrecciare. Nel cassone porta un gagliardetto magico. Rosso e Blu. Porta il nostro Bologna.
 
L’omone suda. Tira dei moccoli. Bofonchia. Quell’Ape Car faceva già schifo quando l’ha comprata. Dopo qualche anno in cui l’ha usata e strausata, non ci ha fatto manutenzione e al posto della benzina ha usato del tavernello venuto male, va peggio di prima.
 
Ad ogni semaforo sale qualcuno sul cassone di quell’Ape. L’omone bofonchia qualcosa e qualcuno sale. Un amante dei Beatles e dei Rolling Stones. Poi sale uno con un orto verso Granarolo. Poi sale uno che vende ceramiche. Poi uno che passava di lì per caso. Poi uno che vende vestiti, ma quello scende subito. 
Insomma, dopo qualche semaforo l’Ape Car sembra un BredaMenarini esausto.
 
All’ultimo semaforo prima della salita di San Luca, meta di tanti fioretti bolognesi sale anche un altro omone sovrappeso. Urca, la salita per questa povera Ape è dura. 
 
Dopo venti metri si pianta.
 
Fusa. 
 
Tutti gli omoni scendono dal cassone e litigano su chi sia il colpevole.
 
Il gagliardetto rossoblu rimane solo a prender polvere sull’Ape. Un insulto insopportabile.
 
Ad un certo punto passa di lì un tizio, con un amico. Sono su una bella macchina italiana. Chiedono se i signori desiderano un caffè. I signori bofonchiano un po’ e accettano il caffè. Uno dei due nella macchina vede il gagliardetto rossoblu. 
 
“Cosa ci dovete fare con quello?”.
 
“Portarlo su a San Luca!”. Rispondono tutti in coro.
 
I due uomini, sorseggiando caffè, dicono che si offrono di portarlo loro a San Luca.
 
L’omone che guidava l’Ape però dice che anche lui e i suoi amici vorrebbero andare su a San Luca.
 
“Eh, ma qui c’è spazio solo per il gagliardetto.”.
 
Gli uomini dell’Ape si guardano. Sono divisi, ricominciano a questionare.
 
Intanto uno dei due uomini del caffè, quatto quatto, prova ad approfittare della confusione per impadronirsi del gagliardetto.
 
Ad un certo punto come un lampo arriva sfrecciando un pick up. 5700cc di cilindrata, fiamme dal tubo di scappamento, Bruce Springsteen che ruggisce nell’autoradio.
 
“What’s up guys? Do you need a lift?”.
 
Cala il gelo!
 
“Che?!”.
 
L’uomo alla guida del pick up è il classico americano. Bello, muscoloso, piacione e simpatico.
 
“Passaggio. Voi vuole passaggio. Ok? Ok guys.”.
 
“Scusi ma lei vuole solo il gagliardetto?”.
 
“No man! Io porta tutti voi guys lassù, a San Luca. Lassù c’è pizza. Mio amico fa mozzarella. Ci mangiamo tutti pizza, noi offre and you’re happy! Poi noi tiene gagliardetto.”.
 
L’omone che guidava l’Ape Car si guarda attorno. Ci pensa su. Gli altri sono già sul pick up. Sale anche lui.
 
I due amici del caffè ci rimangono un po’ male, andranno avanti a decaffeinato per un po’.
 
Bologna sogna.  

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