Bologna FC
Walter Sabatini: «Bologna ha uno spessore importante, è una magia»
Un uomo di calcio, che a Bologna non è stato di certo dimenticato. Walter Sabatini è, ed è stato, uno dei dirigenti più riconosciuti e competenti nel panorama calcistico italiano, che tra il 2019 e il 2021 è passato anche in Rossoblù. L’ex responsabile dell’area tecnica del Bologna ora sta lottando contro una malattia che ha debilitato e non poco, ma la sua passione per il calcio è intatta, come il primo giorno.
Proprio del Bologna, negli scorsi giorni, ha voluto dire la sua, in un’intervista pubblicata oggi dal Corriere di Bologna. Dal percorso di Italiano, al parere su una piazza che gli è rimasta dentro, fino all’opinione su chi, di questo Bologna, lo ha sorpreso di più finora.
Sabatini: «A Bologna fatte cose straordinarie, Italiano ha migliorato la squadra»
A sei giorni dal ritorno in campo del Bologna, contro un’altra squadra in cui il direttore ha lavorato e ha lasciato tanto come la Roma, Walter Sabatini ha espresso il suo pensiero su gli ultimi mesi del Bologna e su come, in tutto il mondo Rossoblù, si sia costruito tutto lavorando bene: «Il Bologna è una magia, sono state fatte cose straordinarie, da tutti quanti: club, allenatori, giocatori. Sartori e Di Vaio hanno fatto un lavoro incredibile e io sono felice della felicità dei bolognesi».
Che Bologna, squadra e città, entrino in maniera viscerale dentro chi la vive, lo si trova in queste parole: «Vedo la gioia dei tifosi in trasferta, di come viene riempito il Dall’Ara dove sono stati vissuti grandi capitoli di calcio. Bologna ha uno spessore importante, città civile e calcisticamente evoluta, la gente merita questo. Tutto questo avrei voluto farlo io, sognavo di dare queste gioie ai colori Rossoblù».
Sabatini, che ha lavorato nel mondo felsineo per due anni, avrebbe voluto dare molto di più di quello che successivamente è stato, ma il periodo che stava vivendo la società e soprattutto il suo allenatore dell’epoca, Sinisa Mihajlovic, ha pesato e non poco secondo il direttore: «Con Sinisa al 100% ci sarebbero stati altri risultati. Poi è vero che aveva una squadra meno forte di quella odierna, la società fece determinate scelte, ma è inutile rivangare certe cose, non lo voglio fare, è bello vivere questo momento, meritatissimo da tutto l’ambiente». E sull’attuale allenatore del Bologna, Vincenzo Italiano, si sbilancia con queste parole, sottolineando i miglioramenti dalla scorsa stagione: «Ha proseguito il gran lavoro fatto con personalità, mettendoci le sue idee, migliorando un contesto che già funzionava a meraviglia».
«Il Bologna riuscirà a rimanere in Europa»
Secondo Walter Sabatini, una personalità sicuramente non banale nel mondo del calcio, il Bologna ha quindi fatto passi avanti sul piano del gioco rispetto alla stagione scorsa, la migliore dopo sessant’anni risultati alla mano. Per l’ex responsabile dell’area tecnica Rossoblù, Italiano ha dato tanto a questa squadra portandola a un livello di gioco più alto: «La squadra ha più immediatezza nel trovare la porta, è verticale, è vogliosa, ha il temperamento e la passione del suo allenatore, bravo a trasferire queste caratteristiche ai giocatori: senza passione il calcio è impraticabile». E ancora: «Il Bologna fa la partita, senza distinzione fra primo e secondo tempo, per 95′ filati è lì. Giocarci contro è un problema per tutti. Non gli sili il dominio e il controllo e per me le squadre forti sono quelle».
Un Bologna-Roma che sa di ricordi per Sabatini, e nel quale vede proprio i Rossoblù avvantaggiati sui giallorossi, che per il direttore non si sarebbero ancora ripresi del tutto: «Ranieri ha ridato dignità ai giocatori, ha ritrovato un po’ il gioco, un po’ di spirito, ma è lontana dal controllare il match. […] Hanno pensato male la squadra, non c’è un centrocampo solido, rinascere è complicato, dovrà rimandare tutto all’anno prossimo. La felicità ora alberga a Bologna». E questa felicità, per Sabatini, porterà i Rossoblù a raggiungere i propri obiettivi, e cioè la permanenza in Europa: «Ci riuscirà, ormai è nel club delle grandi. Dopo due anni di gran calcio si meriterebbe ancora la Champions».
Dominguez-Castro sono il futuro
Per Walter Sabatini, quindi, il Bologna è solo all’inizio del proprio percorso, incanalato molto bene grazie al grande lavoro svolto a Casteldebole, sul campo e fuori. Proprio tra campo e fuori il dirigente ci mette il suo lavoro, alla ricerca di giocatori per migliorare la squadra. Proprio sull’organico Rossoblù Sabatini si è soffermato, esprimendo la sua opinione su chi, finora, lo ha impressionato di più: «Dominguez. Sfacciato, calcisticamente arrogante, promette tantissimo. E poi Castro, che diventerà sicuramente un giocatore importante».
Aveva parlato d’Europa, e proprio su questo Sabatini conclude il proprio pensiero sul Bologna. La Champions League, che secondo il direttore i Rossoblù meriterebbero ancora, ha lasciato tanto alla squadra, anche se non è andata come avrebbero voluto: «La consapevolezza non è poco. Conoscenza ed esperienza sono fondamentali». E, secondo lui, il Bologna non subirà un contraccolpo psicologico da una sempre più probabile uscita dalla competizione: «Mi sembra molto motivata e determinata, in gradi di sopportare anche qualche piccolo rovescio».
Fonte – Ferdinando Pellerano, Corriere di Bologna
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