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Calcio

Il punto sulla serie A – XXXVIII giornata – 17 mag

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E’ arrivata l’ultima giornata a scrivere la parola fine al Campionato di serie A.

Dopo trentotto giornate spazio alle pagelle di un anno vissuto insieme.

Partiamo dal fondo.

Hellas Verona: 5

Non si può dare di più ad una squadra che ha esaurito con il ritiro dal calcio di Luca Toni il ciclo di Mandorlini che ha visto annate ricche di soddisfazioni. Vittima sacrificale ma con un orgoglio che sul finale è valso qualche punto.

Frosinone: 5+

Un esordio nella massima serie di certo non felicissimo, ma che ha visto la squadra togliersi talvolta qualche sfizio e forse dare il massimo per le potenzialità con cui è stata costruita. Stellone di più non avrebbe potuto fare.

Carpi: 6

Non sembri un controsenso dare la sufficienza ad una neo-retrocessa. Ma la sufficienza arriva per l’impegno e la sensazione di non aver mai mollato. Sbando con uscita e rientro del mister Castori, ma la squadra ha dato tutto.

Udinese: 5,5

Il mezzo punto arriva per aver inaugurato il proprio Stadio e per stima nei confronti di una società che negli ultimi 15 anni è sempre stata esemplare. L’ultima stagione di Totò Di Natale vede la permanenza in serie A di una squadra lontana parente di quella che nel passato ha vissuto anche la Champions League.

Palermo: 4

Salvezza arrivata all’ultima giornata. Stagione da dimenticare. Ballardini riesce nell’impresa (forse più ringraziando sfortune altrui che per i meriti dei suoi) di tornare in Sicilia a più riprese e a concludere un’annata sciagurata in cui a parte la certezza di aver perso Dybala, Zamparini non sembra averne avute altre.

Sampdoria: 5-

Brutta stagione per i blucerchiati, orfani di Mihajlovic e con una situazione societaria alquanto ambigua. Senza i pezzi pregiati là davanti è stata una rincorsa alla salvezza nonostante l’arrivo in panchina dell’areoplanino che a Genova sul campo aveva fatto grandi cose.

Bologna: 7-

Salvezza ottenuta con alcune giornate di anticipo. Obiettivo raggiunto. La sufficienza pienissima deriva proprio da questo. Tuttavia rimane quel “meno” più che altro per l’atteggiamento avuto quando si ha avuto la sensazione della pancia piena senza tuttavia aver già vinto nulla. Comunque alcune soddisfazioni i ragazzi se le sono tolte, ora si deve maturare un po’… il meno vale anche per la situazione Corvino.

Atalanta: 6+

Salvezza raggiunta e tredicesima posizione che può far davvero sorridere gli orobici.

Torino: 5,5

Perdonate la severità, ma per coerenza valuto la stagione dei granata assolutamente al di sotto delle aspettative, sulla carta il gruppo era interessante.

Genoa: 6

Senza infamia e senza lode la stagione, ricca di alti e bassi. Discontinua.

Empoli: 7,5

Chi lo avrebbe mai detto? Sembrava che l’esodo del profeta Sarri potesse annientare una delle rivelazioni del campionato scorso, invece…. Giampaolo ha superato il maestro. Decima posizione per una stagione davvero da ricordare.

Chievo: 7

Impossibile non apprezzare una salvezza tranquilla di una squadra che sulla carta (almeno a me) sembrava partire dalla lotta per non retrocedere.

Lazio: 5

Deludente stagione per i romani, che non raggiungono neppure l’Europa dopo una stagione molto “up & down”. I picchi in basso però li ricordiamo tutti più degli altri, compreso l’esonero di Stefano Pioli.

Milan: qui il voto lo divido in due:

4,5 alla squadra – 3 alla società

La squadra è poca cosa, ma il difetto di fabbrica l’ha impresso uan società allo sbando, che si basa ancora sugli umori del proprietario. Zero programmazione e zero affidabilità. A farne le spese Sinisa Mihajlovic in primis. I giocatori non sono immuni da colpe, ma quelle dei vertici sono molto più gravi. IL mezzo punto in più è per aver raggiunto la finale di Coppa Italia.

Sassuolo: 8

La stagione perfetta. I neroverdi continuano a sorprendere anche quest’anno e si migliorano. Posizione d’eccellenza per i ragazzi di Di Francesco. Esemplari.

Fiorentina: 6-

Il voto è la media stagionale. Partiti forte, calati e quasi spariti nella seconda parte di stagione. I tifosi sono severi perchè in fin dei conti poi la squadra arriva in quinta posizione nella prima stagione di Sousa in panchina.

Inter: 5,5

Anche qui la media è d’obbligo. Un girone in testa, poi un inizio d’anno scellerato ed una conclusione assolutamente altalenante. Servono qualità ma soprattutto continuità.

Roma: 7

L’ultima versione giallorossa varrebbe un po’ di più, ma fino a metà stagione, con Garcia in panchina, la delusione è tanta. Probabilmente con scelte più coerenti sin dall’inizio…la squadra avrebbe dato maggiore filo da torcere.

Napoli: 7

Arrivare secondi per qualcuno può essere una condanna, per altri un piazzamento prestigioso. La squadra di Sarri è qualle che al top esprime il calcio migliore, con un Higuain in stato di grazia che fa il vuoto dietro di sè in classifica marcatori. Se il voto non è più alto è perchè onestamente (a parte i meriti altrui) la squadra dilapida un vantaggio enorme e non è capace di gestire emotività per mantenere la vetta sino alla fine.

Juventus: 8,5

Che voto dare ad una squadra che recupera una miriade di punti dopo un inizio di stagione disastroso, frutto di una rivoluzione epocale per una squadra al quarto successo consecutivo in A. Finita l’era di Tevez e Vidal è iniziata quella di Dybala e Pogba, con un Buffon in stato di grazia. Record su record per i ragazzi di Allegri, che oltretutto da due anni tengono alta la bandiera italiana in Europa.

Questo, a parer mio, il giudizio su un’annata per certi versi interessante, che inizialmente ci aveva un po’ illusi che la crisi del calcio italiano si stesse un po’ allentando. Ma i risultati in Europa (Juve a parte) hanno detto che ancora la strada è lunghissima.

A parlare come al solito sarà il terreno verde perchè tra poche settimane gli azzurri scenderanno in campo.

Il Direttore

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