Pallanuoto
Rari Nantes, Posterivo: «Squadra giovane e in crescita»
Dopo la vittoria in gara 1 playoff, la Rari guarda con fiducia al secondo atto contro la Lazio. Il commento di Andrea Posterivo alle due partite
La Rari Nantes fa sua gara 1 delle semifinali playoff per la serie A1. Le ragazze di Posterivo superano la Lazio 6-5 in una partita nervosa e tiratissima, risolta grazie alle maglie difensive strettissime tessute dalle due squadre. Bologna si porta quindi sull’1-0 nella serie e proverà domenica 5 maggio ad archiviare la pratica laziale nella vasca Le Cupole di Acilia.
Andrea Posterivo, mister da oramai 7 anni della squadra rossoblù, ha tracciato una linea della regular season appena conclusa e commentando la prestazione delle sue ragazze in gara 1 con lo sguardo già puntato alla prossima sfida.
Le parole di mister Posterivo: tra gara 1 e gara 2
Mister, procediamo a ritroso: la partita in casa contro la Lazio era da vincere e così è stato.
«La partita è stata come l’avevamo immaginata, ci siamo trovate in situazioni delle quali avevamo avuto modo di parlare. È stata una gara combattuta, la Lazio è una squadra organizzata dotata di una bella difesa e che punisce facilmente in contropiede. Noi siamo state brave a limitare i loro punti di forza e a restare lucide quando la gara si è fatta nervosa. Dobbiamo imparare ad essere più determinate in attacco, abbiamo avuto nel corso del match tante occasioni che non siamo state capaci di sfruttare».
Adesso vi aspetta gara 2. Che partita ti aspetti?
«Credo sarà una sfida sulla falsa riga di quella che abbiamo visto allo Sterlino: una gara tesa, nervosa, dove si legge la pressione dei playoff. Noi dovevamo vincere e abbiamo vinto, ma anche loro hanno lavorato tutto l’anno per arrivare a questo punto e venderanno cara la pelle, per cui si giocherà con i nervi tesi per le aspettative che si hanno sull’evento. Qui a Bologna nessuno ha giocato nella propria maniera migliore».
La stagione della Rari Nantes
Parliamo adesso del campionato appena passato: come hai visto cambiare le tue ragazze della prima all’ultima partita della regular season?
«Partiamo dal presupposto che quest’anno è stato più sereno rispetto allo scorso, dato che certamente c’erano sulle spalle di tutti meno pressioni. Le ragazze più grandi ed esperte si sono confermate, le più giovani stanno lavorando con pazienza e si stanno ritagliando gli spazi e i minutaggi che meritano. Ad inizio anno sono arrivate diverse ragazze nuove, le ho viste crescere molto e ne sono contento. L’importante è essere continue e credere sempre nel lavoro che si sta svolgendo. Nel complesso ho visto molti miglioramenti, anche perché le mie giocatrici sanno che nulla è dovuto e la strada è lunga, masticare amaro qualche volta può far bene. Mi aspetto che le ragazze delle giovanili vivano la serie A come un plus che le permetta di essere sempre più protagoniste anche in under 18. Sono cresciute tutte, allenamento dopo allenamento, e hanno acquisito consapevolezza nei propri mezzi. Si tratta della prima stagione tra le “grandi” per molte di loro, hanno saputo mettersi in mostra attraverso le occasioni che gli sono state date».
Guardando al campionato, quale credi sia stato il momento chiave del vostro percorso?
«Certamente il passaggio vuoto a Bergamo contro l’Orobica è stato una bella batosta per noi, siamo scese in vasca con l’atteggiamento mentale sbagliato. La prima sconfitta è stata uno schiaffo che ci ha fatto prendere coscienza di quelle che sono le nostre potenzialità, soprattutto per un gruppo dove più del 50% delle ragazze sono delle under. Sono arrivati nel finale di stagione regolare due pareggi, dovuti principalmente alle motivazioni che spingevano le avversarie in acqua: Torino giocava per un posto ai playoff, Parma per la salvezza».
La Serie A2 ’23/’24
Avendo affrontato ben 6 campionati di serie A2 negli ultimi 7 anni, come ti è sembrato quello di quest’anno?
«Bergamo ha delle giocatrici in grado di fare la differenza e questo si è visto, dato che hanno vinto il campionato. Hanno una costruzione di gioco solida e strutturata. Ho apprezzato molto il gioco dell’Aquatica Torino, gioca una bella pallanuoto, si schiera bene in vasca ed esprime un gioco pulito, piacevole e organizzato. Il campionato non è di altissimo livello, ma è un problema diffuso anche in serie A1. L’anno delle Olimpiadi è sempre complicato, soprattutto per quanto riguarda le straniere, ma per fortuna in questa maniera si sono messe in mostra tante ragazze dei vivai, in particolare i nostri, di Padova e di Sori».
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