Bologna FC
Fabio Bazzani: «Il grande salto di qualità è nella mentalità di Motta» (Il Resto del Carlino)
Fabio Bazzani, ex collaboratore di Mihajlovic, si è espresso a Il Resto del Carlino sulla situazione di questo Bologna. Vediamo le sue parole
Marcello Giordano, giornalista de Il Resto del Carlino, ha intervistato Fabio Bazzani, una figura che porta con sé il bagaglio di collaboratore tecnico di Mihajlovic, ai tempi di Casteldebole, e un intimo legame con l’ambiente Bologna. Vediamo adesso le parole dell’attuale commentatore di Dazn, su la situazione di questa piccola grande squadra rossoblù.
Lei come vede la situazione in classifica di questo Bologna?
«Non credo in nessun modo a una possibile sindrome del braccino. Il Bologna ha già centrato un obiettivo storico come il ritorno in Europa, che a inizio stagione non era scontato. Ora sta per raggiungerne uno insperato, che parlarne a inizio stagione sembrava un’utopia e ora invece è plausibile. Anzi per me il Bologna ha grandissime chance di raggiungere la Champions: se da terzo, da quarto o da quinto è irrilevante».
Perché il Bologna sarebbe favorito?
«Perché raramente ho visto un campionato stravolto nelle proprie logiche in 3-4 partite. E il campionato dice che il Bologna non perde quasi mai, solo 5 volte in 34 partite. I risultati dicono che nelle ultime giornate ha frenato, ma gli ultimi tratti di una maratona sono i più difficili per tutti: infatti anche la Roma fatica e l’Atalanta ha perso a Cagliari. Al Bologna è capitato di guadagnare anche pareggiando».
Sugli ultimi pareggi: «I pareggi con Frosinone, Monza e Udinese possono sembrare occasioni perse. Ma il Bologna si è guadagnato bonus vincendo partite che valevano doppio, come quelle con Lazio, Roma e Atalanta. Roma e Atalanta devono fare un punto in più di te, e a quattro dalla fine non è poco, perché quando il traguardo si avvicina, la stanchezza nervosa e fisica si fa sentile, vincere è complicatissimo. Non solo per i rossoblù».
Sulla mentalità del Bologna: «Il grande salto di qualità è lì. L’Europa è raggiunta, ma nessuno a Casteldebole l’ha celebrata. Anzi Zirkzee sostiene che il lavoro non sia ancora finito. Quello è il grande salto mentale del Bologna di Motta: avanti tutta».
Quali sono i valori di questo Bologna?
«Il Bologna è la realtà più importante, in ascesa e bella del campionato, tolta l’Inter che ha fatto campionato a sé, ed è sotto gli occhi di tutti. Ha un grande collettivo, si esalta nel gioco. Ha individualità, che si esprimono però per la squadra: per questo fatichi forse a trovare l’episodio nelle partite bloccate in casa. Ma questo fa parte anche del periodo del campionato e in compenso ne hai vinte quattro e pareggiate 2 delle ultime 6 fuori, dando spettacolo».
Sul calendario in relazione alla classifica: «Quattro punti di vantaggio sulla Roma a 4 dalla fine sono tanti, anche perché i giallorossi mi danno l’impressione di avere il fiatone. La Roma avrà Leverkusen, Juventus, Leverkusen e Atalanta. L’Atalanta ha Marsiglia, Salernitana, Marsiglia, Roma e finale di Coppa Italia con la Juventus: insomma, le altre hanno più partite e un dispendio enorme. La Lazio, tra quelle dietro, insieme all’Atalanta, è quella che sembra star meglio dopo l’arrivo di Tudor, ma al Bologna bastano 4 punti per starle davanti. A mio avviso anche il calendario gioca per il Bologna a questo punto: preciso che il Bologna si è guadagnato tutto, fin qui. Se devo temere la rincorsa di qualcuno dico Atalanta, ma almeno nelle prime cinque secondo me il Bologna ci arriva».
Sulla possibilità di raggiungere il terzo posto: «La Juventus sarà scontro diretto alla penultima. Sarebbe l’ennesima ciliegina sulla torta di una stagione fantastica. Dico: perché no? Ma quel che conta è il traguardo Champions»
Fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino
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