Basket
Virtus Femminile – Si chiude qui la stagione: passa Ragusa
Termina qui la stagione della Virtus Segafredo Bologna: un terribile primo quarto condanna le ragazze di Vincent sul punteggio di 57-74
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – PASSALACQUA RAGUSA 57-74 (6-24; 27-33; 40-55)
- Virtus Segafredo Bologna: Del Pero ne, Pasa 6, Peters 4, Cox 7, Rupert 4, Barberis, Dojkic 10, Andrè 3, Zandalasini 23, Orsili, Consolini ne. All. Vincent
- Passalacqua Ragusa: Thomas 13, Spreafico ne, Di Fine, Milazzo 12, Salice ne, Jakubcova 11, Pastrello 5, Juskaite 17, Miccoli 4, Chidom 13, Nikolic ne. All. Lardo
- Arbitri: Dionisi Alessio, Moretti Mauro, Rudellat Marco
Se Pierre Vincent aveva chiesto concentrazione sin da subito, le sue ragazze hanno esattamente fatto il contrario. Inizio di partita shock per la Segafredo che precipita subito a -19 prima di iniziare una lenta e faticosa risalita a causa dell’ottima prova difensiva delle siciliane, più attive ed energiche soprattutto a rimbalzo offensivo. Si tratta probabilmente della peggior partita mai giocata dalle ragazze della Virtus che han subito sin dall’inizio l’energia straripante delle ragazze di coach Lardo e che non hanno saputo mai trovare una soluzione all’ottima difesa biancoverde. Arriva dunque l’eliminazione al primo turno playoff per le VuNere, sicuramente inaspettata per le aspettative che c’erano ad inizio stagione. Ora sarà tempo di fermarsi e fare le giuste considerazioni in vista della prossima stagione, per cercare di allestire una squadra ancora più competitiva e più solida.
La cronaca di Virtus-Ragusa
Quintetti iniziali:
- Virtus Segafredo Bologna: Pasa, Cox, Rupert, Dojkic, Zandalasini
- Passalacqua Ragusa: Thomas, Jakubcova, Pastrello, Juskaite, Chidom
Primo tempo
Parte subito forte Ragusa con un 0-8 iniziale e tanta intensità, specialmente nei rimbalzi offensivi. La Segafredo non riesce a costruire tiri puliti nei primi 4 minuti di gioco, favorendo contropiedi alle ragusane che non sprecano occasioni per incrementare il proprio vantaggio. La Passalacqua scappa presto sul 0-15 prima che Zandalasini, con una penetrazione, interrompa il digiuno bianconero. Coach Vincent decide comunque di non chiamare timeout nonostante le evidenti difficoltà delle sue nel costruire azioni offensive e nel contenere gli attacchi di Ragusa.
La difesa bianconera è un vero colabrodo, con Juskaite che continua a macinare punti indisturbata; la Segafredo prova a scuotersi con una girandola di cambi ma quando mancano 3 minuti alla fine del quarto continuano ad essere 2 i punti messi a referto. Neppure le soluzioni personali di Dojkic vanno a buon fine e mentre Thomas piazza la bomba del 2-20, Vincent decide che è il momento di fermare l’emorragia. Primo quarto horror per la Virtus che si chiude sul punteggio di 6-24, dove le ragusane hanno saputo sfruttare la non-difesa della Segafredo, totalmente inerme e incapace di tenere un 1vs1. Ancora Juskaite, in apertura di secondo quarto, punisce le VuNere con un tiro dall’arco portando le sue sul +19. Rupert trova i suoi primi due punti ma la difesa biancoverde continua ad essere intensa e la sola Zandalasini sembra trovare il modo per scardinarla.
Il punteggio però dice ancora +19 per le siciliane che continuano a correre bene il campo: Milazzo smista assist e Juskaite realizza coadiuvata da Miccoli. L’enorme difficoltà di Cox nel contenere la numero 12 biancoverde va di pari passo con quella della Segafredo nel trovare punti facili, anche da situazioni di pick and roll. L’intensità sale e anche il nervosismo da parte delle bianconere, incapaci di venire a capo di una situazione di evidente difficoltà. In un modo o nell’altro, però, Dojkic prova a mettersi in proprio e riporta le sue a -14, con Peters che rientra negli spogliatoi anzitempo per un colpo subito all’occhio. Pasa, quindi, dai 6,75 piazza la bomba che vale il -11 e che incendia la Segafredo: ancora Dojkic in penetrazione costringe Lardo al timeout quando mancano 40 secondi alla fine del primo tempo. Bomba allo scadere di Dojkic che fa letteralmente esplodere il palazzo e che riavvicina a -6 le VuNere.
Secondo tempo
Cox chiama e Ragusa risponde subito con Jakubcova e Juskaite: col rientro della Segafredo comincia totalmente un’altra partita. Il dispendio di energie da parte della Virtus nel ricucire lo svantaggio è stato elevato, Ragusa sfrutta disattenzioni a rimbalzo per guadagnarsi secondi tiri. Pastrello e Jakubcova spingono nuovamente la Segafredo a -13 che continua a faticare immensamente nel crearsi tiri puliti.
La difesa di Ragusa è magistrale, con raddoppi su Rupert e Cox che producono numerose palle perse per le bianconere. Il tempo scorre e questo non gioca a favore delle padrone di casa che si intestardiscono con tiri da fuori, senza creare effettivamente azioni pericolose. Arriva una bomba pesantissima di Juskaite, autrice di una partita sontuosa sin qui, alla quale risponde immediatamente la capitana bianconera che non ci sta.
Terzo quarto che si chiude con la bomba sulla sirena di Pastrello che sigilla il punteggio sul 40-55 e gela la Segafredo Arena. I nervi cominciano ad essere tesissimi: Pasa da 3 per il -12 ma, ancora una volta, Ragusa risponde colpo su colpo con Milazzo. Il tecnico a Vincent per proteste dimostra tutto il nervosismo delle bianconere che tentano di ricucire lo svantaggio con la sola Cecilia Zandalasini, l’ultima a voler alzar bandiera bianca. Il tempo corre sul cronometro e la Virtus alza i giri del motore: ancora Zandalasini ma un’altra tripla delle biancoverdi zittisce la Segafredo Arena. Una vera e propria corrida con le due squadre che cominciano ad essere stanche ma che non rinunciano all’agonismo: numerose contese e lotte sotto canestro per conquistare il pallone.
Super partita di Milazzo, una vera spina nel fianco per la difesa virtussina che sotto i colpi di Thomas e Juskaite scivola nuovamente a -17. Sembrano arrivare i titoli di coda per la stagione della Segafredo, colpevole di aver approcciato la partita nella maniera peggiore possibile. Arriva anche il +20 per Ragusa, che dunque vince meritatamente gara 3 ed approda alle semifinali playoff dove incontrerà il Famila Wuber Schio. La sirena finale suona e il risultato recita 57-74.
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